Resterò per sempre nella foto di uno sconosciuto

28 Aprile 2023 By Redazione

In scena ci sono due persone che per tutto il tempo tentano di scattarsi una fotografia, alle loro spalle c’è sempre uno sconosciuto: il pubblico.

Tutti noi abbiamo un nome, gli sconosciuti no. Ciò che rende uno sconosciuto uno sconosciuto, è il fatto appunto che non abbia un nome. Il suo fascino è che possiamo proiettare su di lui qualsiasi storia, può essere qualunque vita: se al matrimonio di un parente, mentre scattiamo una foto ricordo, sullo sfondo passasse una donna in bicicletta, quella sconosciuta diventerebbe inconsapevolmente parte della nostra famiglia: ogni volta che guarderemmo la foto nell’album dei ricordi la riconosceremmo. Noi stessi siamo gli sconosciuti, senza saperlo, di chissà quante persone. Chissà in quante foto di uno sconosciuto siamo?

Le due persone che tentano di farsi una foto, portano avanti un dialogo che è il fil rouge della nostra storia. A questo dialogo si sovrappone e si alterna l’intervento di una terza figura che apre immagini che hanno a che fare con il tema e lo fa anche attraverso gli oggetti, i suoni, gli elementi scenici e il dialogo stesso degli altri due.

In scena è presente il copione, sul quale è visibile il titolo dello spettacolo. Il copione testimonia il percorso creativo, è la memoria tangibile del lavoro e può contenere oggetti della memoria, ad esempio un fiore, una dedica o il volantino di una mostra. Può essere aggiornato e appuntato di continuo anche durante lo spettacolo stesso. Il copione è come una foto: conserva la memoria, ci serve per “fare memoria” ed è un’attestazione del fatto che lo spettacolo è esistito.

Ingresso 3€

Info: www.teatrostabileveneto.it/