Giardino Storico di Villa Valmarana – Saonara
21 Dicembre 2012La nascita del parco Valmarana, avvenuta nel 1817, è legata alla carestia del 1816, che mosse Antonio Vigodarzere, ricco e munifico proprietario terriero, a trasformare 10 campi agricoli in un giardino all’inglese con 35.000 alberi, per fornire un lavoro sicuro ai contadini in quell’anno rimasti disoccupati. Il Vigodarzere affidò la progettazione del parco al famoso architetto Giuseppe Jappelli, abile nell’ideare paesaggi artificiosamente naturali, definiti romantici, che in quel periodo erano tanto di moda. Jappelli trasformò circa 17 ettari di terreno in un parco all’inglese, realizzando un ampio prato ellittico coronato all’orizzonte da una fitta fascia di alberi, un lago, un sistema di montagnole, un recinto per cervi e la Cappella dei Templari. Essa, esempio dello stile neogotico e dedicata alla rievocazione della tragica fine dei Cavalieri del Tempio, costituiva il punto focale di un itinerario che proseguiva tra acque, cascatelle e luci improvvise provenienti dall’alto della vegetazione, fino all’enigmatica statua di Baffometto, il Nume protettore della Setta Massonica.
Nonostante alcuni cambiamenti subiti dal parco nel corso del XX secolo, esso rimane un grandioso esempio di giardino romantico, all’interno del quale si possono ammirare anche splendidi alberi, tra cui un maestoso Taxodium, e un lago, alimentato da numerose sorgenti, che cela al suo interno una piccola isola.
Per informazioni:
Giardino storico di Villa Valmarana
Saonara (Pd)
Tel. 049 8790879
Visite su prenotazione.
SONO UN EX SFOLLATO. UN MIO LONTANO RICORDO MI PORTA NELLA GROTTA ADIACENTE AL LAGO.VORREI CHE MI SODDISFASSE UNA CURIOSITà E CIOè SE SONO STATE RECUPERATE LE ARMI ANTICHE CHE ERANO NELLA GROTTA,SCOMPARSE DOPO L EVACUAZIONE DEI TEDESCHI. GRAZIE IN ANTICIPO . SERGIO CONTIN
Io sono di Padova ma vivo a Taranto da oltre 50 anni,e ho 83 anni.Durante e nel primo dopoguerra abitavo nella seconda casa dopo il bosco con le famiglie Corazza e Oro.Dopo la guerra,assieme ad un amico (Nini),abbiamo ripulito il bosco dalle radici(tappare)degli alberi che i tedeschi avevano segato.Qualche anno a dietro sono venuto a Saonara e ho chiesto di rivedere il bosco.Mi è stato detto che dovevo chiedere il permesso al conte.Poichè non avevo tempo ho rinunciato.
Il grottino che io ricordo contenere le armi antiche (spade,scudi,corazze ecc.)si trova ad Ovest del laghetto.
Nell’estremità Nord-Est del bosco c’è una montagnola da cui,salendo su un albero,si poteva ammirare tutta la laguna Veneta.
Da fine 1943 a Giugno 1948 i miei svaghi principali erano svolti nel bosco.
Purtroppo siamo troppo lontani per poterci incontrare ma gradirei,comunque,aver notizie via e-mail.
Cordiali saluti Sergio Contin
P.S.se ha qualche domanda da farmi mi sforzerò con la memoria per ritornare indietro nel tempo.