Il volto del Santo
12 Giugno 2014Con grande emozione, svelato ieri martedì 10 giugno, il volto del Santo delle Genti, nell’occasione dell’importante convegno “Scoprendo il volto di Antonio”, al Centro Culturale San Gaetano di Padova, iniziativa che rientrava nel Giugno Antoniano patavino, la manifestazione promossa da Comune di Padova, pontifica basilica del Santo, Veneranda Arca di S. Antonio, Pastorale Cittadina, Provincia Italiana di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Messaggero di sant’Antonio, Arciconfraternita dei Sant’Antonio e Centro Studi Antoniani – con il contributo di Fondazione Antonveneta e Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Antonveneta-Banca MPS e Cassa di Risparmio del Veneto.
Sarà ora possibile guardare il Santo negli occhi nella Mostra della Devozione Popolare della Basilica del Santo (ingresso dal Museo Antoniano, nel Chiostro del Beato Luca Belludi).
Antonio da Lisbona, è eccezionalmente esposto dal 12 giugno al 22 giugno, nella mostra “Questi occhi hanno visto il cielo”, un suggestivo momento di raccoglimento e di fede, per dare finalmente un volto all’immaginario collettivo ad un Santo che a distanza di oltre otto secoli è nel cuore di milioni di pellegrini in tutto il mondo.
Una ricostruzione forense del volto di frate Antonio che è immagine tra le più vicine alla realtà mai realizzate appunto in otto secoli di storia, grazie al Museo di Antropologia dell’Università di Padova che, in collaborazione con Arc-team Archaeology (TN), Centro Studi Antoniani (PD), Centro de Tecnologia da Informação “Renato Archer” e Laboratorio de Antropologia e Odontologia Forense (Brasile), è infatti riuscito a risalire al vero volto del Santo sulla base dell’analisi morfometrica del calco del cranio conservato nella Basilica del quale è stato realizzato un calco durante la ricognizione del 1981.
A questa analisi sono state aggiunte le conoscenze sul suo stato di salute nel periodo immediatamente precedente la morte: alcune fonti riportano che Antonio soffrisse di idropisia, una patologia che causa un eccesso di liquido nel tessuto sottocutaneo, compreso il viso. Per raggiungere il più alto grado di attendibilità possibile, sono state inoltre considerate le caratteristiche tipiche dei portoghesi dell’epoca, influenzate dalle popolazioni turche e arabe.
Il risultato è un volto che somiglia di più a quello delle persone che si inginocchiano davanti a lui che a quello delle persone che si inginocchiano davanti a lui e all’iconografia tradizionale un volto che ha emozionato quanti ci stavano lavorando, primo tra tutti Cicero Moraes, designer 3D brasiliano molto noto per le sue ricostruzioni facciali in ambito archeologico e collaboratore del Laboratorio de Antropologia e Odontologia Forense di San Paolo in Brasile. Per lui infatti che ha lavorato “alla cieca” scoprire l’identità dell’uomo su cui stava lavorando è stato un vero choc: “Ad ogni passo mi domandavo chi fosse quell’uomo – racconta ancora emozionato Moraes – quanto l’ho saputo, dapprima ho pensato ad uno scherzo, poi sono rimasto letteralmente senza parole. Ho sentito una grande responsabilità: milioni di persone avrebbero visto in faccia il loro Santo”.
Orari:
Tutti i pellegrini potranno quindi incontrare gli occhi di Antonio da giovedì 12 fino al 22 giugno nella Mostra della Devozione Popolare della Basilica, Chiostro del Beato Luca Belludi,
ingresso libero dalle ore 9 alle ore 18 con orario continuato.
A quanti si recheranno in visita, verrà consegnata una vita di Antonio, ed una cedola per ricevere la “voce” di Antonio, il “Messaggero di sant’Antonio” in abbonamento gratuito per un anno.