
La tradizione della modernità
20 Febbraio 2018L’esposizione di Daniela e Marzia Banci, sorelle e orafe.
La tradizione nella modernità s’inserisce tra i progetti di valorizzazione del gioiello contemporaneo, nell’ambito di una ricognizione che prosegue in città da decenni.
La formazione nel campo dell’oreficeria delle due artiste, sorelle, inizia nell’Italia centrale per poi proseguire allo IUAV di Venezia, dove, frequentando la Facoltà di Architettura, possono approfondire la passione per la progettazione e per le forme.
Daniela e Marzia Banci hanno innestato sulle antiche tradizioni dell’arte orafa la propria ricerca sul gioiello, svoltasi nell’arco di quasi quattro decenni. La mostra padovana presenta la produzione più recente: anelli, bracciali, spille, pendenti, orecchini, in oro e argento con gemme, brillanti e colorate che testimoniano la loro originale versatilità. Le forme nuove, inusuali si distinguono per l’elevata perizia tecnica.
I gioielli, realizzati interamente a mano, hanno contenuti simbolici, che si concretizzano attraverso un’attenta ricerca delle forme.
Progetti dalla semplice linearità si alternano a costruzioni più complesse, nelle quali compare, attraverso una personale rielaborazione, la riproposizione di un modello del passato, un colto riferimento espresso in termini di omaggio al nostro patrimonio culturale.
Anche se i materiali scelti sono soprattutto quelli trasmessi dalla tradizione, il loro accostamento avviene secondo aspetti a volte inusuali, avvalorati da una finitura formale che si poggia sempre su una tecnica raffinatissima.
La mostra temporanea delle Banci permette quindi un significativo confronto con la collezione permanente esposta a Palazzo Zuckermann, sede del Museo d’Arte – sezione arti applicate e decorative, noto anche per conservare un’importante sezione di gioielli.
Dicono inoltre le sorelle Banci:
Quando abbiamo notato la concomitanza di date tra i due eventi, si è accesa in noi la lampadina – affermano le sorelle Banci – Apriremo la mostra alle ore 18,00 a luci di sala spente, come la Giornata del Risparmio Energetico esige e soprattutto come molti dei nostri gioielli artigianali richiedono. Saranno valorizzati brillanti e pietre preziose nel loro splendore naturale. Un’occasione per ammirare gemme di luce. Anziché accendere i riflettori sulla mostra, andremo in controtendenza spegnendoli, rispondendo alla prima voce del decalogo di M’illumino di meno, ovvero Spegnere le luci quando non servono, lasciando riverberare i brillanti.
Per consentire al pubblico un approfondimento saranno inoltre proposti tre incontri:
Domenica 11 marzo ore 11 Daniela e Marzia Banci orafe della contemporaneità, interviene Ornella Casazza;
Domenica 18 marzo ore 11 “Primo amore”: l’orafo tra arte e vita, interviene Umberto Curi; Sorelle Banci: una coraggiosa arte orafa, interviene Vittorio Spigai;
Domenica 8 aprile ore 11 Banci Banci. Interazioni preziose verso connessioni sensibili, interviene Andrea Ferrato. Ingresso libero.
Accompagna la mostra un catalogo a cura di Ornella Casazza.
Promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura e curata da Ornella Casazza.
La mostra sarà inaugurata venerdì 23 febbraio alle ore 18 e rimarrà aperta al pubblico fino all’8 aprile 2018.