Giovanni Belzoni alla scoperta dell’Egitto perduto

30 Novembre 2017 By Redazione
Giovanni Battista Belzoni, padovano nato nel quartiere del Portello (1778 – 1823), è figura affascinante legata alla scoperta dell’Egitto. Figlio di un barbiere, curioso e intelligente, fin da giovane Belzoni si sente imprigionato da orizzonti troppo stretti. Decide così di lasciare Padova per approdare, dopo diverse vicissitudini, in Inghilterra, dove intraprende la carriera teatrale grazie a una statura straordinaria e a una notevole prestanza fisica. Nel 1815 arriva in Egitto e qui resta ammaliato da quell’antica, quanto allora poco conosciuta, civiltà millenaria. Come un Indiana Jones ante litteram, Belzoni intraprende tre viaggi lungo il Nilo per esplorare quel mondo sconosciuto. Scopre così luoghi e monumenti che oggi sono meta abituale dei viaggi turistici: a lui si deve il disseppellimento del grande tempio roccioso di Abu Simbel, la scoperta della magnifica tomba del faraone Sethi I e l’ingresso nella piramide di Chefren, allora ritenuta impenetrabile e priva di accessi. Molti dei reperti egizi rinvenuti da Belzoni sono ora conservati al British Museum di Londra: esemplare il “giovane Memnone” con le sue 7 tonnellate di peso. Ma anche il Museo Archeologico di Padova può vantare alcuni pezzi straordinari, dono dell’esploratore alla sua città natale.
Nel libro di Siliotti tutte le avventure belzoniane sono ripercorse e riccamente illustrate: un invito a conoscere un personaggio straordinario, la cui vita “fuori dagli schemi” ha finito per ispirare il mondo del cinema.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili