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  01/12/2017            20:45
Teatri del Suono: Strauss e Shostakovich al Pollini

Teatri del Suono: Strauss e Shostakovich al Pollini


A guidare l’OPV, nella doppia veste di direttore e solista, il Maestro Luigi Piovano, primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.


Continua all’Auditorium Pollini, continua la 52ᵃ Stagione concertistica OPV, “Teatri del suono”, con un’immersione in due straordinarie partiture del Novecento: Metamorphosen – Studio per 23 archi solisti di Richard Strauss e il Concerto n.1 per violoncello e orchestra in mi bemolle maggiore, op. 107 di Dimitri Shostakovich.

Ad aprire il concerto sarà Metamorphosen – Studio per 23 archi solisti di Richard Strauss, intimo e malinconico compianto sulla catastrofe del secondo conflitto mondiale; scritta dall’ottantenne compositore nella dimora bavarese di Garmisch a pochi giorni dal termine della guerra, tra il marzo e l’aprile del 1945, con lo sguardo rivolto alle macerie della Germania (“Sono di umore disperato!”, scrive Strauss in una lettera, “la mia bella Dresda, Weimar, Monaco, tutto distrutto!”), la partitura per organico ridotto di soli archi si compone di un unico movimento organizzato in forma di sonata, nella cui densa scrittura polifonica affiorano richiami alla tradizione musicale tedesca, primi fra tutti i palpabili echi della Marcia Funebre della Terza Sinfonia di Ludwig van Beethoven, sottoposti a una continua e incessante rielaborazione.

Dopo la toccante espressività e cupezza della pagina straussiana sarà la volta del Concerto n. 1 per violoncello e orchestra in mi bemolle maggiore, op. 107 di Dmitri Shostakovich, che vedrà il direttore Luigi Piovano impegnato nella virtuosistica parte solista che il compositore russo aveva concepito e scritto nel 1959 per un interprete d’eccezione, Mstislav Rostropovich. Strutturato in quattro movimenti, il Concerto si tinge di tratti introspettivi e autobiografici presenti fin dalle prime note intonate dal violoncello nell’Allegretto d’apertura, le quali danno vita a una cellula tematica di carattere popolaresco che ritornerà più volte nel corso del brano. Le tinte spiccatamente popolari lasciano spazio, nei due ampi movimenti centrali (Moderato e Cadenza), a un’elegiaca meditazione venata di lirismo condotta dal violoncello, per poi riaffiorare nel travolgente e incalzante finale (Allegro con moto) in forma di rondò.

Il concerto sarà preceduto da una breve introduzione del critico musicale Alessandro Cammarano, curato dall’Associazione Amici OPV. Come di consueto, il giorno del concerto alle h. 10,30, sempre all’Auditorium Pollini, sarà aperta al pubblico la prova generale: biglietto intero euro 8, ridotto studenti euro 3.

 

Metamorphosen verrà, inoltre, riproposta sabato 2 dicembre alle 17.30 tra gli affreschi cinquecenteschi della Sala dei Giganti, in occasione del terzo appuntamento di “Lezioni di sabato. Ripetizioni di musica al Liviano”.  Il pubblico potrà non solo di riascoltare, all’indomani del concerto, l’esecuzione del brano diretto nuovamente dal maestro Luigi Piovani, ma anche di seguire e apprezzare i particolari della partitura grazie all’analisi condotta dal musicologo Sergio Durante.

 

Biglietti concerto in Stagione
Concerto: interi €25; ridotto riservato ai titolari di OPV Card €20; ridotti under35 €8; ridotti speciali famiglie €30. I biglietti saranno disponibili in prevendita a partire da una settimana prima rispetto alla data del concerto presso Gabbia (via Dante, 8) o al botteghino dell’Auditorium Pollini il giorno del concerto dalle ore 20.00. I biglietti interi possono acquistati essere online sul sito www.opvorchestra.it

Biglietti “Lezioni di Sabato”
Interi €8; ridotti under35 €3. I biglietti sono acquistabili online attraverso il sito www.opvorchestra.it (solo biglietti interi), a partire da una settimana prima di ciascun concerto presso Gabbia (via Dante, 8) o il giorno del concerto al botteghino della Sala dei Giganti dalle ore 16.00.

Info
T 049 656848 · 656626
info@opvorchestra.it
www.opvorchestra.it

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Auditorium Pollini,     via Cassan, padova
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