Don Chisciotte e l’amore errante
15 Maggio 2014E’ un Cavaliere dalla trista figura quello che si staglia all’orizzonte del palco del Cinema Rex, pazzo d’amore, intriso di quell’irrazionale forza d’animo che lo spinge verso un’inconsapevole Dulcinea, in realtà contadinotta dai modi volgari con un vistoso neo sul volto. «Nessun cavaliere errante che si rispetti – afferma il regista e autore Maurizio Rosa, nei panni dello spiritato Don Chisciotte, dagli occhi azzurri penetranti e stralunati – è privo di una dama a cui tributare le proprie imprese, sublimazione amorosa del cuore che batte forte forte nel petto». Ad accompagnarlo nelle sue stravaganze è il pavido Sancho Panza, interpretato da un dubbioso Enrico Vecchiatti, sempre col fiasco sottomano e l’asinello vicino, testimone di quanto «le letture avessero bruciato il cervello» al suo padrone. Però l’isola che gli ha promesso lo convince, mista a curiosità, a tentare la sorte: a rimarcare i passaggi tra una scenetta e l’altra, oltre alle luci, si occupava la presenza scenica di Annarita Di Muro, lettrice in rima dalla voce coinvolgente, immersa in una scenografia accattivante, grazie anche al mulino a vento funzionante. «Ecco i giganti – urla don Chisciotte prima di partire alla carica sulla sua “sedia Ronzinante” armata alla bell’e meglio con armi e spada – ribaldi!»: è la proiezione di un mondo che non esiste ma che sul palco viene reso verbalmente nel miglior spirito dei cantastorie attorno a un fuoco con la musica di accompagnamento. Sì, c’era la chitarra del Maestro Ivan Sinnone, presente sul palco, a fare da intermezzo, a condurre il pubblico per orecchio all’incontro successivo. Dura un’ora appena il penultimo appuntamento della rassegna ‘Mercoledì a teatro’ curata da Ata.teatropadova, dedicata al teatro amatoriale: la Piccola Compagnia Teatro In-Stabile di Limena riesce a condensare con successo in uno spettacolo la poesia del romanzo di Cervantes che pur essendo stato scritto ben 400 anni fa è ancora incredibilmente vivo.
Camilla Bottin
Ma dove sono finiti i cantastorie? Chissà forse tutti nella politica..belin di storie fasulle ne sanno raccontare assai tante..ogni San giorno!
Morando