Non tutti i ladri vengono per nuocere & I cadaveri si spediscono e le donne si spogliano

7 Gennaio 2014

Questi due atti unici fanno parte di un repertorio poco noto del grande affabulatore, attore, pittore, autore teatrale, radiofonico e televisivo, regista, sceneggiatore (e quant’altro?) italiano, scritti alla fine degli anni ’50. Essi hanno ancora un legame forte con la “forma” del teatro borghese, complice la moglie e primattrice Franca Rame, figlia d’arte, per cui furono creati; ma contengono già in nuce tutta la carica provocatoria della multiforme attività del Premio Nobel nei decenni successivi.
Due farse che si avvalgono del classico gioco dell’equivoco, di scambi di persone, assurde situazioni, squilibrate coincidenze, attraverso un ritmo serrato di battute e gag. Due storie apparentemente senza nulla in comune, se non una paradossale rappresentazione della realtà, per mettere in ridicolo i difetti della cosiddetta “gente per bene”…