Johann Sebastian Circus Cabaret

5 Marzo 2018

Bach è tornato e cerca di adeguarsi alle sonorità contemporanee, in un viaggio nella musica tra acrobatica aerea, giocoleria, boleadoras, clownerie, mano a mano e danza.

È una delle compagnie di circo contemporaneo più acclamate a livello internazionale, con migliaia di repliche in tutta Europa dal suo debutto nel 2010, già due volte ospite della Biennale di Circo di Bruxelles e considerata dalla critica tra gli esempi più brillanti del nouveau cirque. E, dopo il successo di 20 decibel presentato sul palcoscenico di Camposampiero l’anno scorso, sarà di nuovo al Teatro Ferrari con il suo ultimo spettacolo.
Si tratta della formazione italo-uruguaiana El Grito con Johann Sebastian Circurs, in una speciale versione cabaret pensata apposta per l’occasione.

Scritto dai due storici fondatori della compagnia, l’acrobata Fabiana Ruiz Diaz e l’artista multidisciplinare Giacomo Costantini, in scena insieme a Gael Manipoud, Giuseppe Tenenti e Robert Tiso, lo spettacolo è uno spettacolo onirico e visionario, frutto di un’avvincente ricerca sul rapporto tra circo e musica.
In particolare, tra le diverse discipline del circo contemporaneo e la musica immortale di quello che è universalmente considerato uno dei più grandi geni della storia: Johann Sebastian Bach. Grazie alla magia del teatro, infatti, accade che il celebre compositore tedesco sia tornato, proprio come un viaggiatore del tempo. Ma la musica che trova ad aspettarlo al giorno d’oggi è ben diversa da quella della sua epoca, il Settecento barocco… E così, non gli resta altro da fare se non adeguarsi alle nuove sonorità, obbligando danzatori e musicisti a numeri davvero strambi! Fra di loro, un clown che cerca l’equilibrio in una vita stonata, un fragile punto d’incontro fra la musica di dentro e quella di fuori che troverà grazie a un violino; una giovane e timida danzatrice che con piccoli saltelli ricorderà di saper ballare, e poi anche di saper sognare e volare… Acrobatica aerea, giocoleria, boleadoras, clownerie, mano a mano – insomma tutte le più emozionanti discipline circensi, rigorosamente senza animali – si combinano qui, ancor più che nei precedenti lavori della compagnia, con la danza e con la musica dal vivo, dando vita a quello che la giuria del Festival Scintille/Asti Teatro 36 ha insignito di una menzione speciale come esempio di straordinaria originalità e qualità, che nel suo sviluppo successivo rappresenterà sicuramente una tappa luminosa nel percorso artistico della giovane compagnia di circo contemporaneo.

L’appuntamento, dedicato al pubblico di tutte le età è all’interno del cartellone Il teatro per tutti 2017/2018, la stagione curata da La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale per il Comune di Camposampiero, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Veneto e la collaborazione di Fondazione Antonveneta.