
Sacri Cuori
19 Agosto 2014Il quartetto, a seconda dei contesti e delle occasioni, si allarga a quintetto, sestetto e settetto. Il loro percorso artistico intreccia i suoni del folk e del blues del deserto americano e la tradizione della colonna sonora all’italiana (Nino Rota e Trovajoli). Una musica che, a spasso sulle strade della Los Angeles più meticcia, ritrova anche le suggestioni letterarie dell’italo-americano John Fante, le allucinazioni di David Lynch, il Messico immaginato dalla fisarmonica di Castellina/Pasi. Una musica dagli ascolti colti ma dall’anima popolare, che affronta senza remore la propria italianità e la sfida della melodia. I Sacri Cuori hanno base in Romagna e vantano collaborazioni internazionali di tutto rispetto: hanno suonato sui palchi di mezzo mondo, dall’Europa Occidentale a quella dell’Est, dall’Australia agli Usa, sia come Sacri Cuori che come backing band di personaggi del calibro di Richard buckner, Dan Stuart dei Green on Red, Hugo Race, con cui condividono ormai il progetto Hugo Race Fatalists, Robyn Hitchcock eccetera. Hanno all’attivo due dischi in studio. Il primo, “Douglas and Dawn”, registrato al Wavelab Studio a Tucson (Arizona) nel 2008 con la partecipazione di John Convertino e Jakob Valenzuela dei Calexico, Howe Gelb, Thoger Lund, James Chance, Marc Ribot e tanti altri. Il secondo, intitolato “Rosario”, registrato fra Richmond, Los Angeles e Lido di Dante. In pratica: la Romagna delle origini che si specchia nell’America dei confini, l’Adriatico nel Pacifico, Rimini in Venice Beach. Un disco registrato su nastro, con strumenti analogici, in compagni di amici vecchi e nuovi: il leggendario batterista Jim Keltner (John Lennon, Dylan, Neil Young e mille altri), David Hidalgo dei Los Lobos, John Convertino dei Calexico, Marc Ribot (Tom Waits, Lounge Lizards), Woody Jackson, Stephen McCarthy (Long Ryders, Jayhawks), Isobel Campbell. Nell’estate 2013, sotto l’egida del Ravenna Festival, i Sacri Cuori hanno creato il progetto Sacri Cuori Social Club, con i “leoni” del liscio Primo Montanari e Michele Carnevali. E hanno suonato diversi concerti insieme a Evan Lurie (Lounge Lizards, compositore e autore di colonne sonore per Benigni e tanti altri), coinvolgendolo nella produzione artistica del prossimo disco in studio, a cui stanno lavorando in questi mesi. Sul finire del 2013 è uscita la loro colonna sonora di “Zoran il mio nipote scemo” con Giuseppe Battiston, film premiato a Venezia nella settimana della critica e ottimo successo di pubblico nelle sale.