PadovaProg2016: Duke
28 Gennaio 2016L’Associazione culturale Duke presenta anche quest’anno “PadovaProg2016”, la rassegna dedicata alla musica progressive che si svolge al Piccolo Teatro di Padova e vede quest’anno la sua seconda edizione.
Dopo la musica di Aldo Tagliapietra e il tributo ai Jethro Tull degli Undertull, la rassegna dà l’ultimo appuntamento con il gruppo “Duke”, tribute band della band inglese dei Genesis.
I Duke sono nati nel 1981 dalla trasformazione della storica band “Mellonta Tauta”, che negli anni ‘70 era uno dei più significativi esempi di rock fusion del panorama musicale veneto. Sono un’associazione culturale costituita il 30 novembre 2002 specializzata nelle cover del leggendario gruppo inglese dei Genesis.
L’attuale formazione dei Duke è composta da:
Alessandro Garbelotto (batteria, percussioni, flauto traverso e voce),
Mauro Scapolo (chitarre e voce),
Marco Zorzato (tastiere),
Andrea Garbelotto (basso, pedaliera bassi, chitarra acustica e voce)
Graziano Agostini (voce solista e percussioni), ospite dei Duke
Diego Vergari (seconda batteria), ospite dei Duke
I Duke hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante nel panorama delle tribute bands. Un posto guadagnato grazie alla sorprendente somiglianza dei suoni prodotti con quelli originali, che soddisfa tutti i nostalgici fans dei Genesis. Non accontentandosi di ripetere con fredda diligenza i brani famosi, ma riuscendo a trasmettere al pubblico il calore delle loro emozioni e della loro passione.
I loro concerti, quindi, costituiscono una piacevole conferma per tutti i fans dei Genesis e dei Duke, ma anche una fantastica scoperta per le nuove generazioni che dei Genesis non hanno mai sentito parlare.
I Duke prediligono i concerti nei piccoli teatri, dove riescono a “guardare in viso” il loro pubblico. Dal concerto del 30 novembre 2007 al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova, i Duke suonano con due batteristi: il “solito” Alessandro Garbelotto e l’ospite Diego Vergari, apprezzato session man italiano. In questo modo i Duke sono riusciti ad avvicinarsi ancora di più alla potenza del suono dei Genesis di Phil Collins e Peter Gabriel.