“Maderna 192020”

24 Dicembre 2020

“MADERNA 192020”: CONCERTI ED EVENTI NEL NOME DI BRUNO MADERNA

Il progetto Maderna 192020 è nato dall’intenzione di rendere omaggio al centenario della nascita di Bruno Maderna, compositore e direttore d’orchestra dalla carriera internazionale, figura fondamentale della musica del XX secolo, scomparso del 1973 a soli 53 anni.

Pur svolgendosi in un momento incerto e difficile della vita concertistica, e non solo, Maderna 192020 estende l’abituale programmazione del Centro d’Arte grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito delle iniziative Culturalmente 2020.

L’appuntamento che apre questa serie di concerti e di altri eventi, riprogrammata per il 2021, è un incontro dedicato alla presentazione di un recentissimo volume: “Amore e curiosità”, edito da Il Saggiatore, raccoglie tutti gli scritti, le interviste, i colloqui di Bruno Maderna, commentati e contestualizzati; con le sue quasi 900 pagine, è già opera di riferimento e strumento di ricerca fondamentale per studiosi e appassionati.

L’evento sarà diffuso on line lunedì 28 dicembre 2020 alle ore 18.00 sulla pagina Facebook facebook.com/centrodarte.it, sul canale Vimeo www.vimeo.com/centrodarte e sul sito www.centrodarte.it.

All’incontro prendono parte i tre curatori del volume, Michele Chiappini, Angela Ida De Benedictis e Benedetta Zucconi in dialogo con Veniero Rizzardi, insieme alle presenze, preziose e vivaci, di Caterina Maderna, figlia del compositore, archeologa ed esperta di arte contemporanea, e dell’editore Luca Formenton. Il colloquio è arricchito da una rarità filmata che risale al 1965, mai vista in Italia e forse nemmeno nel resto d’Europa: Maderna, ospite della TV canadese CBC, commenta e dirige una versione coreografata di Available Forms I di Earle Brown.

Il progetto Maderna 192020 nasce dalla collaborazione e da un coordinamento tra forze da sempre attive a Padova nella promozione della cultura musicale e mette a frutto varie competenze consolidate nell’organizzazione musicale e nella ricerca musicologica. All’iniziativa del Centro d’Arte si affiancano infatti, con una propria programmazione, gli Amici della Musica e si associa il Conservatorio “Pollini” con il suo laboratorio elettroacustico di eccellenza SaMPL. Il programma si svolge tra il 2020 e il 2021 con concerti, audizioni, proiezioni, presentazioni.

Rendere omaggio alla figura di Bruno Maderna non ha tanto il senso di una rituale celebrazione di una pur geniale figura di artista del passato, ma soprattutto quella di affermare l’attualità e l’importanza di una cultura della ricerca, della sperimentazione, del dialogo tra culture, che sono state caratteristiche dell’azione di Maderna nella sua non lunga esistenza.

Bruno Maderna (1920-1973), già enfant prodige, direttore all’età di nove anni di importanti orchestre italiane ed europee, compì rigorosi studi musicali. Si diplomò a S. Cecilia nel 1939. Si affermò nell’immediato dopoguerra come uno dei migliori talenti italiani, sia nella composizione sia nella direzione d’orchestra. Nei primi anni Cinquanta si trasferì in Germania e trascorse la seconda metà della sua vita costruendo una sfolgorante carriera internazionale. La sua figura è centrale negli sviluppi della composizione musicale del secondo dopoguerra: postosi a capo di una vera e propria “scuola” di artigianato musicale, con la sua presenza ai seminari di Darmstadt, dove si riunivano tutti i compositori del mondo, Maderna è stato, con la sua generosa azione di animatore, organizzatore e direttore d’orchestra, oltre che di creatore, il principale tramite tra il rinnovamento musicale italiano e la nuova Europa che si stava costruendo dalle macerie della guerra.

Autore di musica sinfonica, da camera, per il teatro, Maderna ha superato le tradizionali barriere tra i generi, creando musica, oltre che per i teatri e le sale da concerto, per il cinema, la radio, la nascente TV, e realizzando le prime installazioni sonore. Maderna è stato anche un pioniere della ricerca tecnologica applicata alla musica, essendo stato con Luciano Berio fondatore dello Studio di Fonologia della RAI di Milano nel 1954/55, uno dei primissimi centri al mondo di ricerca e produzione di musica elettroacustica.