Racconti infiniti: Pinocchio e altre storie
5 Dicembre 2015Venerdì 4 dicembre alle ore 17.30 presso la Sala della Gran Guardia in piazza dei Signori è stata inaugurata la mostra “Racconti infiniti: Pinocchio e altre storie“, un’esposizione di libri per bambini e ragazzi di fine Ottocento e metà Novecento organizzata dall’Associazione culturale InfinitaMente. All’apertura, dopo la lettura di un capitolo di Gianburrasca da parte di Federico Pinaffo, l’Assessore alla Cultura Matteo Cavatton ha portato i saluti delle autorità. «Gli oltre cento testi messi a disposizione dall’Associazione culturale InfinitaMente – spiega l’Assessore – sono molto antichi, il più datato di essi risale al 1890. È importante vedere questa mostra perchè è dedicata non tanto alla “narrativa” per ragazzi, quanto alla “letteratura” per ragazzi, ovvero a quei testi che, da veri long seller, hanno avuto un compito cruciale di formazione per le giovani generazioni. Le teche, suddivise per sezioni, accostano ai nomi degli autori più illustri del tempo come Salgari, De Amicis, Collodi, Vamba, libri di autori meno conosciuti ma non meno letti come Olga Visentini, Renzo Pezzani e Giuseppe Fanciulli. Ci sono stati nel tempo degli adulti “illuminati” che hanno saputo creare fiabe e storie che continuano ancora oggi a suscitare brividi nei piccoli lettori. Basta pensare al “Canto di Natale” di Dickens, alle avventure di Buck de “Il richiamo della foresta”, alla “Storia Infinita” di Micheal Ende o anche alle “Cronache di Narnia”». Il progetto espositivo ha visto la curatela del presidente dell’Associazione InfinitaMente Adriano Brunelli con la collaborazione di Mario Brusamolin e Silvia Dell’Uomo. All’inaugurazione il professor Giuliano Pisani, che ha eccezionalmente abbandonato il suo tema preferito, Giotto, ha fatto una breve prolusione sull’argomento “letteratura per l’infanzia”. «Di questa grande tradizione nata in Italia nel secolo scorso – spiega – ci si è sempre occupati molto poco. Lo studio di questo filone letterario è piuttosto recente, basti pensare che l’unico bambino che appare nella letteratura greca classica è Astianatte, figlio di Ettore e Andromaca, spaventato dal movimento del padre che si toglie l’elmo al suo cospetto nell'”Iliade”. Giovenale nella seconda metà del I secolo dopo Cristo scrive: “Al bambino si deve il massimo rispetto” ma solo quando si capisce l’importanza della pedagogia i fanciulli vengono visti come futuri pilastri della società e quindi diventano i destinatari di una letteratura specifica». Tra gli autori meno noti presenti in mostra figura anche Gian Luigi Bonelli, uno dei più grandi sceneggiatori del fumetto italiano e creatore del personaggio di Tex Willer, che ha iniziato la sua carriera scrivendo racconti e romanzi d’avventura.
Camilla Bottin
grazie a Camilla Bottin per l’ottimo commento