‘Com’eri vestita?’ – Rispondono le sopravvissute alla violenza sessuale

16 Gennaio 2023 By Redazione

Realizzata dal Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua rimarrà esposta fino a sabato 21 gennaio 2023. Presentata per la prima volta nel marzo 2018 a Milano, arriva a Selvazzano Dentro grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale della Città di Selvazzano Dentro e il Centro Veneto Progetti Donna – Auser, associazione che da più di 30 anni garantisce accoglienza alle donne coinvolte in situazioni di violenza nel territorio di Padova e provincia.
La mostra nasce dal bisogno di attirare l’attenzione del pubblico e sfatare gli stereotipi sulla violenza sessuale. Troppo spesso infatti, la domanda “Cosa indossavi? Com’eri vestita?” sottende una sfumatura accusatoria, come a dire “te la sei un po’ cercata…”, puntando in questo modo i riflettori su chi subisce violenza e non su chi la agisce.

“I Centri antiviolenza che ogni giorno lavorano con le donne che sopravvivono a forme di violenza sanno che la violenza è una scelta solo di chi la agisce. Inoltre a differenza dello stereotipo secondo cui le donne subirebbero violenza sessuale prevalentemente da estranei, la maggior parte delle violenze sessuali avvengono all’interno di relazioni intime consolidate, nonostante queste non siano spesso riconosciute come tali a causa dell’idea che all’interno della coppia non possa avvenire violenza sessuale” – spiega Mariangela Zanni, Presidente del Centro Veneto Progetti Donna – Auser. “Pur nell’ambito di un quadro legislativo soddisfacente, certi stereotipi sul ruolo della donna possono costituire un ostacolo alla protezione effettiva delle vittime di violenze di genere – continua Mariangela Zanni – L’Italia infatti è stata condannata dalla Corte europea dei diritti umani perché in una sentenza per un reato di stupro di gruppo i giudici avevano usato stereotipi sessisti ed indagato le abitudini private della vittima per motivare l’assoluzione degli accusati”.

Secondo l’ultima indagine Istat sull’Utenza dei Centri antiviolenza, delle 19.600 donne che nel 2021 hanno affrontato un percorso di uscita dalla violenza con l’aiuto dei Centri antiviolenza, il 19,8% ha subito violenza sessuale. Analogamente, il 12% delle 1.100 donne accolte dal Centro Veneto Progetti Donna – Auser nel corso dello stesso anno hanno riferito di aver subito violenza sessuale.

Nonostante sia così frequente e se ne parli in svariati contesti, diversi stereotipi avvolgono questo fenomeno: l’Istat ha pubblicato nel 2019 un’indagine che mostra i principali pregiudizi di italiani e italiane sulla violenza sessuale: il 40% di coloro che hanno risposto all’indagine pensa che le donne che non vogliono un rapporto sessuale riescono a evitarlo, mentre il 24% ritiene che le donne provochino la violenza sessuale con il loro modo di vestire.

“Questa mostra – conclude Michela Barbiero Consigliere Incaricato alle Pari Opportunità è inserita nel programma indicato dalla Commissione Pari Opportunità nell’ambito di un percorso di sensibilizzazione su argomenti molto delicati ma purtroppo di attualità e che coinvolgono numeri sempre più importanti di donne. Attraverso un indumento si racconta di violenza, molestie ed altro da parte di estranei, ma più frequentemente vissute tra le più insospettabili mura domestiche”.

La mostra sarà visitabile fino a sabato 21 gennaio 2023 in orario di apertura della Biblioteca Melchiorre Cesarotti:

lunedì e giovedì dalle 14.30 alle 19.00; martedì e mercoledì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 19.00; venerdì e sabato dalle 9.00 alle13.00

Per informazioni:
Biblioteca Melchiorre Cesarotti
049.8733897
Centro Veneto Progetti Donna – Auser
049.8721277
www.centrodonnapadova.it