
Scuola di Comunicazione in ambito sanitario
14 Giugno 2019La scuola a ciclo biennale nasce con l’obiettivo di formare i professionisti all’utilizzo di strumenti e all’acquisizione di competenze comunicativo relazionali importanti specialmente nei momenti critici della comunicazione nel Sistema delle Cure e dunque sia nella relazione medico paziente e famiglia sia nelle relazioni tra Colleghi e con l’Istituzione.
Il primo modulo della scuola, che si è tenuto il 13 aprile, ha affrontato il tema del gruppo come necessità e gruppo come risorsa, a partire dall’assunto antropologico che gli esseri umani sono incompleti e sono diversi: «L’umano passa tutta la sua esistenza a completarsi – aveva spiegato l’antropologo Felice Di Lernia, intervenuto in aprile – la cura è l’azione che gli umani svolgono tutta la vita per completarsi. Completare gli altri è forma per completare se stessi». «Bisogna poi distinguere – aveva chiarito – la differenza fra nutrizione e nutrimento: ciascuno di noi è affamato di nutrimento (la parola) ma può nutrirsi solo attraverso la nutrizione (la relazione) …perché “in principio è la relazione”, (Rogers). E così il leader di un qualsiasi gruppo di lavoro per essere tale nutre il gruppo con la relazione, dà nutrimento e nutrizione».
Sabato 15 giugno invece si affronterà il tema del sistema della cura e sistema famiglia.
«Le malattie, sopratutto se gravi e croniche – spiega la dott.ssa Antonella Baù, che insieme alla dott.ssa Maria Assunta Patrizia Longo coordina e cura gli aspetti scientifici della Scuola – sconvolgono gli equilibri non solo del malato ma anche della sua famiglia, e il professionista di questo deve tener conto. Il “Sistema famiglia” e i suoi membri possono diventare preziosa risorsa o un ostacolo alla cura. Il medico consapevole o no, interviene non solo nella relazione con il paziente, ma anche in quella, con il “sistema famiglia”. Di questo parleremo sabato: il sistema famiglia e le sue dinamiche, come la malattia impatta su di esso e come poi le relazioni familiari impattano sul paziente malato. C’è una circolarità importante che il medico deve tenere in considerazione».
Nella prima parte della giornata verranno fornite le basi della Teoria e Metodologia Sistemica, sviluppati i concetti di Sistema in generale e di Sistema famiglia in particolare, i fondamenti della Pragmatica della comunicazione. Nella seconda parte della giornata verranno fornite le caratteristiche della comunicazione professionale su salute e malattia nel sistema famiglia. Nel pomeriggio invece la comunicazione triassica e i cicli della famiglia e poi i familiari da ostacolo a risorsa. I partecipanti, a partire dagli spunti teorici forniti e sulla base delle loro esperienze professionali si confronteranno in un’attività di gruppo (con l’utilizzo anche di “role play”) e portando a compimento l’analisi critica dei casi discussi potranno così rimodulare la propria comunicazione, passando da una visione lineare ad una circolare più funzionale della loro realtà professionale.