Memoriae

20 Gennaio 2016 By Elena Bottin

La prima guerra mondiale oltre a provocare vittime e distruzione ha provocato un silenzio: il Genocidio degli Armeni. Il più totale disinteresse dell’Europa di allora è lo stesso dell’Europa di adesso. Il documentario, basato su interviste dirette girate in Armenia e in Italia, racconta la storia di quel genocidio dimenticato: nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1915 vennero eseguiti i primi arresti tra l’élite armena di Costantinopoli. L’operazione proseguì l’indomani e nei giorni seguenti. In un solo mese, più di mille intellettuali armeni, tra cui giornalisti, scrittori, poeti e perfino delegati al Parlamento furono deportati verso l’interno dell’Anatolia e massacrati lungo la strada. Nelle marce della morte, che coinvolsero 1.200.000 persone, centinaia di migliaia morirono per fame, malattia o sfinimento. Queste marce della morte furono organizzate con la supervisione di ufficiali dell’esercito tedesco in collegamento con l’esercito turco, secondo le alleanze ancora valide tra Germania e Impero Ottomano. Altre centinaia di migliaia furono massacrate dalla milizia curda e dall’esercito turco.