
Il collezionista di mostri
12 Febbraio 2021Lunedì 15 febbraio alle 17 appuntamento online con Il collezionista di mostri, romanzo storico per ragazzi
di Lodovica Cima, con illustrazioni di Paolo Rui, dedicato al medico, naturalista e biologo Antonio Vallisneri,
edito da Carthusia in collaborazione con l’Università di Padova.
A essere liberi si impara fin da piccoli. È questo lo spirito che anima Storie libere, la nuova collana di narrativa illustrata per ragazzi realizzata da Carthusia in collaborazione e con la supervisione storico scientifica dell’Università degli Studi di Padova, nell’ambito delle celebrazioni per l’Ottocentenario nel 2022. I romanzi storici pubblicati raccontano infatti ai giovanissimi le vite e le imprese straordinarie di otto personaggi illustri legati all’ateneo patavino: donne e uomini coraggiosi che non hanno mai rinunciato alla propria libertà di pensiero, di studio e di lavoro, modelli di anticonformismo e passione per la conoscenza che hanno trovato nei valori fondanti di quell’Università degli impareggiabili paladini.
Dopo i volumi dedicati a Galileo Galilei, Milla Baldo Ceolin, Andrea Vesalio e Enrico Bernardi, lunedì 15 febbraio alle 17 in video conferenza in diretta streaming sul canale YouTube dell’Ateneo (https://www.youtube.com/user/UniPadova) si presenta la quinta delle otto pubblicazioni in programma nella collana: Il collezionista di mostri, dedicato al medico, naturalista e biologo Antonio Vallisneri, romanzo di Lodovica Cima con illustrazioni di Paolo Rui. L’editrice e direttrice editoriale di Carthusia Edizioni Patrizia Zerbi racconterà il processo creativo e editoriale che porta alla nascita di un libro come quello dedicato ad Antonio Vallisneri. L’autrice racconterà, dalla sua prospettiva di scrittrice, come nasce l’idea narrativa alla base del romanzo e cosa ha significato immergersi nelle vicende di vita e di lavoro del grande naturalista che ha fatto dell’esperienza la base del suo metodo per imparare dal libro della natura. L’illustratore mostrerà come nascono i suoi personaggi, come lavora per le sue illustrazioni partendo da materiali e fotografie d’archivio, mentre saranno proposte le letture di alcuni brani.
Per l’Università di Padova parteciperanno la prorettrice alle relazioni culturali, sociali e di genere, Annalisa Oboe, la storica della scienza Elena Canadelli e la presidente del Centro di Ateneo per i Musei Giuliana Tomasella.
Antonio Vallisneri chi è? Per Cencia è un padrone di casa importante e un po’ bizzarro, che fa arrivare oggetti e animali misteriosi nel proprio studio. Per Tonino è un papà allegro e sempre all’opera, che quando non è all’università a insegnare o in viaggio per le sue ricerche archivia tesori preziosi. E sono proprio Cencia e Tonino, i due ragazzi protagonisti del racconto, che con le loro avventure renderanno partecipi i giovani lettori e le giovani lettrici del “meraviglioso libro della natura” a cui Vallisneri si è dedicato per tutta la vita, lasciando in eredità a Padova e a tutto il mondo importanti collezioni di reperti naturalistici visibili in gran parte nei musei dell’Ateneo padovano.
Questo racconto mostra, con un linguaggio insieme delicato e avvincente e sotto una luce inedita, quanto siano importanti la libertà di ricerca, l’osservazione del mondo che ci circonda, la perseveranza nello studio e il continuo desiderio di scoprire e conoscere, tutto attraverso una storia di amicizia perché scienza e amicizia sono, insieme, curiosità, scoperta e condivisione.
Come appendice alla parte narrativa seguono sei schede di approfondimento, redatte dal gruppo di lavoro Bo2022 dell’Università degli Studi di Padova e accompagnate da foto e disegni, per introdurre il lettore alla figura di Antonio Vallisneri e al contesto storico e sociale in cui ha operato. Attraverso una descrizione puntuale delle sue intuizioni e delle sue scoperte, e grazie alle numerose testimonianze storiche, si ripercorrono le tappe più importanti della sua vita, il suo interesse per il “grande libro della natura” e il suo speciale legame con l’ateneo patavino, in cui fu chiamato a insegnare nel 1700. Vallisneri basa le sue ricerche su un metodo che, partendo da quello di Galileo Galilei, mette l’esperienza al primo posto. Il viaggio e l’osservazione diretta della natura occupano un posto fondamentale nelle ricerche di Vallisneri ed è proprio con il suo metodo che è stato possibile dimostrare come molte nozioni tramandate nei secoli fossero ormai infondate. Tra i suoi studi un posto importante è occupato dallo studio sull’origine dell’acqua sulla Terra e dalle sue collezioni di reperti che lui stesso si procurava con i suoi viaggi o si faceva inviare da studiosi e studiose anche da posti lontani, da corrieri. All’epoca di Vallisneri, infatti, la comunità scientifica è legata da un atteggiamento di amicizia e solidarietà che travalica i confini nazionali. I cittadini di questa “repubblica delle scienze” comunicano, soprattutto, proprio attraverso la corrispondenza epistolare. E così nascono le incredibili collezioni di Vallisneri ricche di reperti fossili affascinanti, collezioni che oggi è possibile ammirare nei musei dell’Ateneo padovano.
Con Vallisneri abbiamo di fronte un preziosissimo patrimonio antico, traccia del passato e chiave di lettura per il presente e il futuro.