
“Eternità tra Spazio e Tempo: dalla coscienza al cosmo”
17 Maggio 2022Convegno internazionale all’Università di Padova con due Nobel per ridefinire il concetto di eternità sul quale far ruotare il rapporto tra limite e infinito, vuoto e materia, niente e essere, fisica e metafisica, mortalità e immortalità
“Eternità tra Spazio e Tempo: dalla coscienza al cosmo” (19-21 maggio) è il titolo del convegno internazionale che sarà aperto alle ore 9.00 giovedì 19 maggio con le due relazioni dei Premi Nobel, Gerard ‘t Hooft e Roger Penrose, al Centro congressi dell’Orto Botanico in via Orto Botanico 15 a Padova.
Giovedì 19 maggio, nella sezione di apertura dal titolo “Visioni cosmiche”, alla presenza di Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università di Padova, Gerardus ‘t Hooft, insignito nel 1999 del premio Nobel per la fisica per aver spiegato la struttura quantistica dell’interazione elettrodebole, terrà un intervento dal titolo “Come lo studio dei buchi neri ci può aiutare a quantizzare la gravità”, mentre Roger Penrose, Nobel 2020 sempre per la fisica per avere scoperto come la formazione dei buchi neri sia una robusta previsione della teoria generale della relatività, terrà una lectio sulla “Cosmologia ciclica”.
Nei tre giorni del convegno “Eternità tra Spazio e Tempo: dalla coscienza al cosmo” (EST) si alterneranno gli interventi di ospiti internazionali e nazionali quali Massimo Cacciari, Federico Faggin, Kurt Appel, Santo Di Nuovo e Gabriele Veneziano in un franco confronto su un tema tanto importante quanto imponente: l’eternità. Le voci dei relatori si confronteranno declinando il tema attraverso tante sezioni di discussione che vanno dall’eternità in fisica ai concetti di indeterminazione e coscienza, dalla triade eternità-infinito-morte alla finitudine, o del binomio eternità e tempo tra filosofia e teologia.
«Siamo abituati a pensare ciò che è spazialmente e temporalmente limitato, quindi è molto difficile concepire l’assenza assoluta di perimetri, come il concetto di eternità implica. I più grandi pensatori della storia da sempre si cimentano in questa sfida, che EST ha fatto propria aprendo il confronto tra studiosi di diverse discipline, dalla fisica alla psicologia, dalla filosofia alla teologia – dice Ines Testoni direttrice scientifica del convegno –. L’incontro tra diversi saperi è sempre fecondo, come insegna quanto già testimoniato dall’esperienza della metà del secolo scorso, a Palo Alto, in California, quando fisici, biologi, psicologi, sociologi, matematici, cibernetici si dettero appuntamento per lavorare insieme a una meta-teoria che potesse accordare i contenuti di diverse competenze. È da questa ibridazione che nacque la teoria generale dei sistemi. È da esperienze come queste che prendono avvio le cosiddette “rivoluzioni scientifiche”. Poiché l’illimitato sembra inconciliabile con il mondo, EST accende il confronto tra diversi linguaggi per scardinare credenze e costruire ponti, aprendo così un varco che proietti la riflessione verso nuovi orizzonti in grado di liberare la coscienza dagli angusti spazi di ciò che diamo per scontato. È importante fare questa fatica, perché in ciò che diamo per scontato si annida il nostro terrore più profondo: il crederci mortali, ovvero totalmente annientabili. Capire che cosa significa eternità ci permette di pensarci oltre il limite della morte. Questo convegno – conclude Ines Testoni – vuole rendere espliciti i linguaggi che parlano di finitudine, considerando il concetto di eternità come il perno sul quale far ruotare antiche e nuove definizioni dei rapporti tra limite e infinito, vuoto e materia, niente e essere, fisica e metafisica, mortalità e immortalità».
Con la direzione scientifica di Ines Testoni, Fabio Scardigli e Andrea Toniolo, EST mette in dialogo premi Nobel e ricercatori di chiara fama mondiale per discutere come affrontare in modo innovativo il concetto di eternità. EST avrà una portata internazionale e sarà rivolto a studiose e studiosi con un linguaggio accessibile e dunque non rigorosamente specialistico, per facilitare il dialogo interdisciplinare e la partecipazione di non specialisti nelle singole discipline.
Il convegno internazionale “Eternità tra Spazio e Tempo: dalla coscienza al cosmo” si presenta quindi come un’opportunità di incontro tra diverse discipline scientifiche, le quali si possono confrontare sullo stato dell’arte della loro riflessione sulle antinomie che intercorrono tra i costrutti di limite spaziale e temporale in rapporto all’infinito e all’eternità.
La discussione che il convegno EST apre vuole sviluppare riflessioni e fecondare progetti di pensiero innovativi, capaci di dare impulso a nuovi orizzonti epistemologici in un luogo, l’Università di Padova, che da ottocento anni è fucina inesauribile di innovazione. EST, che si inserisce quindi come evento di eccellenza nelle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università di Padova, vuole altresì celebrare i 30 anni dalla riabilitazione di Galileo Galilei da parte della Chiesa.
Per informazioni e programma: http://est.psy.unipd.it/