Anteprima nazionale del film “L’Inferno”
Pubblicato il 11 Marzo 2016La tre giorni di River in città dedicata a “L’architettura del suono nel cinema odierno” si chiude venerdì 11 marzo con un evento da non perdere.
In anteprima nazionale alle ore 21 al Fronte del Porto verrà proiettata un’autentica rarità cinematografica: L’Inferno, capolavoro del cinema visionario del 1911 – la pellicola proviene dalla Cineteca di Bologna – che per la prima volta verrà musicato dal vivo da Maurizio Camardi, Sergio Cossu, Riccardo Bertuzzi e Valerio Galla.
In precedenza, alle 17 al Bo, in aula Nievo, Roberto Calabretto e Sergio Durante terranno un incontro su “I modi di significare della musica, nel film e altrove”, affascinante excursus sul rapporto del suono con l’immagine in movimento anche alla luce degli sviluppi della tecnologia.
Programma completo:
17:00 -19:00, presso Università degli Studi di Padova – Aula Nievo, Palazzo Bo.
I modi di significare della musica, nel film e altrove
Prof. Roberto Calabretto (Università degli Studi di Udine) e Prof. Sergio Durante (Università degli Studi di Padova)
Il rapporto del suono con l’immagine in movimento nasce con il cinema stesso ancora prima del sonoro e si prolunga fino al presente in modalità e rapporti sempre diversi. Prima del cinema, questo rapporto era già consolidato nell’ambito del teatro musicale. Due studiosi ragionano sulle opportunità e sui problemi di queste relazioni anche alla luce degli sviluppi della tecnologia.
21:00-23:00, presso Cinema Fronte del Porto, via S. Maria Assunta, 20 Padova
L’Inferno di Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro e Adolfo Padovan (1911)
Musiche eseguite dal vivo da Maurizio Camardi: sassofoni, duduk. Sergio Cossu: tastiere. Riccardo Bertuzzi: chitarre.
Valerio Galla: percussioni.
L’Inferno è un film muto del 1911, diretto da Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro e Adolfo Padovan. Composta da 54 scene (per una durata di 68 minuti), la pellicola narra fedelmente la prima cantica della Divina Commedia con una serie di quadri animati ispirati alle illustrazioni di Gustave Doré. Il film è uno dei capolavori del genere in costume degli anni dieci e il primo film europeo di grande impegno letterario e artistico: per la prima volta le didascalie scritte introducevano ogni scena con i versi più famosi o con una frase esplicativa in prosa. Grazie agli effetti speciali cinematografi e teatrali ne risulta un’opera visionaria, di grande impatto visivo.
La colonna sonora di un film è sempre una sfida affascinante per un musicista, che deve essere in grado di elaborare un materiale sonoro fedele al proprio mondo compositivo ma contemporaneamente al servizio della suggestione creata dalle immagini. Ancor di più se la sonorizzazione è pensata “dal vivo” e quindi destinata a incontrarsi con il carattere aleatorio dell’esecuzione. Un film che ha più di un secolo e una musica pensata con un impianto timbrico contemporaneo. Il risultato è un contrasto ricco di sorprese e possibilità.
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