
A ciascuno i suoi santi
3 Febbraio 2017In occasione dell’avvio del Master di sceneggiatura “Carlo Mazzacurati” dell’Università di Padova, Franco Bernini, sceneggiatore e scrittore, dialogherà con Antonio Costa, altro docente del Master, sul suo nuovo romanzo, appena pubblicato per Chiare Lettere, e sulle forme e le esperienze della scrittura: quella destinata alla pagina e quella destinata allo schermo. Le letture tratte dall’ultimo lavoro di Bernini verranno interpretate da Maria Roveran, la giovane attrice veneziana, di recente sugli schermi in “Questi giorni” di Giuseppe Piccioni, film in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, e che parteciperà alla prossima edizione del festival cinematografico Cortinametraggio edizione 2017, sia in veste di giurata, che in quella di premiata come “nuovo talento emergente”. Il libro racconta di una ventenne drogata di social network e di due cinquantenni che lavorano in televisione e sono schiavi dei dati di ascolto. Generazioni apparentemente distanti che si incontrano per caso e si rivelano a sorpresa simili. A ciascuno i suoi santi (Chiare Lettere), di Franco Bernini, è un un viaggio alla scoperta dell’Italia più segreta e degli aspetti nascosti del nostro presente.
Cenni biografici Franco Bernini:
Nel 1978 si laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Dal 1987 ha scritto la sceneggiatura per numerosi film, tra i quali “Notte italiana”, “La lingua del santo” e “A cavallo della tigre” di Carlo Mazzacurati, “Il portaborse” e “La settimana della sfinge” di Daniele Luchetti, “Sud” di Gabriele Salvatores. Nel 1988 viene nominato agli European Film Awards per la miglior sceneggiatura per il film “Domani accadrà” di Daniele Lucchetti. Nel 1997 debutta come regista per il cinema con “Le mani forti”, con Claudio Amendola e Francesca Neri. Bernini viene nominato al David di Donatello come migliore regista esordiente, ed al Brussels International Film Festival come miglior film europeo. Il film partecipa al Festival di Cannes, nella sezione Semaine de la Critique, ed ottiene la Grolla d’Oro per la migliore sceneggiatura. Ha diretto vari film televisivi, come “Braibanti, un caso senza precedenti”, “Sotto la luna”, “Cuore di donna” e “L’ultima frontiera”. Ha diretto inoltre il documentario collettivo “Firenze, il nostro domani” e il mediometraggio “Vivere” con Marco Paolini, evento speciale al Festival di Venezia del 2001. Ha pubblicato, tra l’altro, la raccolta di racconti “Notti che valgono anni” nel 1994, il racconto “Guerre di confine” nella raccolta Anticorpi nel 1997 e il romanzo La prima volta nel 20015. Dal 2010 è docente di riferimento dei corsi di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Cenni biografici Maria Roveran:
Maria Roveran debutta nel 2013, diretta dal padovano Alessandro Rossetto, nella sezione Orizzonti, con “Piccola Patria”, nel ruolo di protagonista. Dopo “La foresta di ghiaccio”, con cui partecipa al Festival del Cinema di Roma, nel 2014, l’attrice torna sul grande schermo, con “Questi giorni”, di Giuseppe Piccioni, in sala dallo scorso 15 settembre 2016, e in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, fra le quattro giovani protagoniste, accanto a Margherita Buy (che interpreta sua madre), Filippo Timi e Sergio Rubini. Roveran, impegnata la scorsa stagione teatrale, 2016, al Piccolo Teatro Strehler, ne “L’Opera da Tre Soldi” di Bertolt Brecht e Kurt Weill, diretta da Damiano Michieletto, ha da poco finito di girare a Luserna, in Trentino, il film “Resina” di Renzo Carbonera, in cui sarà protagonista assoluta, nel ruolo di una violoncellista, che si ritroverà a divenire la direttrice di un coro di montagna, tutto al maschile; e in Polesine, il film “Beate” di Samad Zarmandilli, nel ruolo di una suora con accanto Donatella Finocchiaro. Sarà giurata e premiata nel corso della prossima edizione del festival cinematografico Cortinametraggio.