La pasion de Carmen
3 Gennaio 2014La figura protagonista della novella di Prosper Merimèe, l’ardente Carmen, mai statica, instancabile agitatrice di uomini, vive ancora nelle movenze fluide e focose del Ballet Flamenco Espanol, che, in occasione dello spettacolo del Primo dell’anno al Teatro Verdi, ha animato a passo di danza l’innamoramento del soldato Don José e la corrida legata al magnifico torero Escamillo: siamo stati catapultati, per l’ora che prevede la prima parte dello spettacolo, in una Spagna crudele, fatta di escamotage e di gelosie furiose. Carmen, all’inizio vestita, in mezzo alla folla di donne della fabbrica, di un rosa confetto, acquista nel corso del dramma tonalità più scure, fino al rosso acceso, con un vestito a strascico, spostato con velocità incredibile a passo di danza, dal piede ticchettante sul pavimento, all’unisono con il battimani. Con la seconda parte, dedita ai virtuosismi dei ballerini del corpo di ballo, assistiamo a una prodigiosa riscoperta della musica spagnola, suonata dal vivo dal quartetto composto da chitarre (Gaspar Rodigriguez e David Duran), percussioni (Antonio Jimenez) e cante (Mayte Maya): gli uomini si sono cimentati in una parata in cui ognuno aveva la sua comparsa vittoriosa, di grande effetto visivo, seguiti dalle donne, chignon e abiti vistosi, per dei passi che animavano la libertà di vivere, di sfidare il mondo, da gente orgogliosa. Meraviglioso l’intento dell’associazione Agimus, organizzatrice dell’evento, quello di portare al pubblico padovano danze lontane nel tempo e nello spazio: è da anni che il Ballet Flamenco Espanol si cimenta nello scopo di preservare e diffondere il grande patrimonio della cultura spagnola. In conclusione, il solista – se così si può definire – José Maldonado, ha intrattenuto i presenti con un balletto in cui facevano la loro comparsa la grazia e la forza maschile assegnate a figure di rilievo: vestito da torero, con una giubba corta e la camicia chiara, l’uomo era uno spettacolo solo a vedersi, imperioso e passionale.
Un altro stacco musicale, prima che il sipario si chiuda, l’unione in crocicchio per uomini e donne, per l’ultimo saluto a passo di danza, mani e piedi collaboravano all’unisono. Incredibile, due ore di fuego e pàsion.
Camilla Bottin