Intervista a Elisabetta Garilli

15 Novembre 2013

Riparte ‘OPV Families&Kids’, un cartellone musicale a misura di bambino: dopo un primo appuntamento (26 ottobre) interamente dedicato al corno delle Alpi, è la volta di ‘Pierino e il lupo’ di Sergej Prokofiev (23 novembre) in cui l’OPV diretta dal Maestro Roberto Forés-Veses eseguirà pagine notissime con l’ausilio di linguaggi visivi. In quanto responsabile del progetto ‘Disegnare Musica’ che coinvolge numerose scuole della provincia veronese e ideatrice del nuovo cartellone familiare dell’OPV (alla sua terza edizione) vuole raccontarci come è nata l’idea di affiancare l’andamento della mano del disegnatore all’esecuzione musicale?
L’appuntamento del 23 novembre presso l’Auditorium Pollini alle ore 17,30 prevederà sul palco, unitamente all’orchestra, un insieme di professionisti, musicisti, ballerini, attori, che studiano da anni la percezione della musica nel corpo, si chiamano Musica Indossata Group. Questo diviene un percorso “visivo- fisico” per il pubblico di Families and Kids, tutti i personaggi e la storia stessa, potranno essere seguiti oltre che nella bellezza dell’ascolto della Partitura di Prokofiev, nel corpo di chi la narra.
La Musica è movimento e le varie forme espressive artistiche si congiungono ad essa. Una mano che disegna esprime un atto creativo, così come un Compositore nello scegliere le note, uno Strumentista nell’interpretarle e un Direttore d’Orchestra nel portarle nel gesto e renderle visive.
Per quanto riguarda la Rassegna Families And Kids, il cammino e lo studio permettono di entrare con permesso nella ”Grande Musica” sentendola nei suoi spazi, nei colori, nelle forme, nei timbri, nelle linee e nei punti che da sempre la abitano e rendendola visiva.
Il lavoro dell’illustratore che vi partecipa è di grande ascolto perchè si deve fondere con l’esecuzione e l’interpretazione dell’Orchestra stessa.
È il programma che si indaga a chiamare ricerche compositive, interpretative, illustrative differenti, l’obiettivo è di cercare d’avvicinare tutti permettendo al pubblico di appoggiarsi e di ascoltare la Musica Classica in tutta la sua bellezza e offerta creativa che propone all’infinito.

La parte visiva è affidata alla disegnatrice Bimba Landmann, come è nata la vostra collaborazione? Che tipo di illustrazione prevede per ‘Pulcinella Suite’ di I. Stravinskij?
Proseguendo nella rassegna il 14 Dicembre incontreremo di nuovo un’illustratrice di fama internazionale, Bimba Landmann, che tre anni fa aprì proprio Families And KIds. Interpreterà, illustrandolo in presa diretta, la Suite Pulcinella di I. Stravinskij
Sarà un Pulcinella accompagnato da una breve introduzione narrativa, per lasciare poi il campo alla Musica e al Disegno in forma di Teatrino come se fossero delle scenografie tridimensionali. Con un Pulcinella un po’ crea disastri…  La musica verrà alternata all’ascolto di una storia creata appositamente per questo appuntamento. L’intento sarebbe poi di chiedere ai bambini di scriverla al momento o di inviarla successivamente in pochissime righe. Dunque di fermare attraverso la scrittura quello che la Musica e il Disegno sono riusciti a raccontare.
La mia collaborazione con Bimba Landmann nasce nel 2007 quando musicai il suo libro Viaggio nella Notte Blu, lo sviluppai didatticamente per il mio progetto Disegnare Musica –Musica d’insieme per crescere e ad oggi è uno dei percorsi stabili del progetto, allora circa 180 bambini lo suonarono e la conobbi in quel momento nell’Auditorium della Gran Guardia a Verona: fu la Musica ad unirci, la passione nel ricercare e studiare.
Con il nuovo anno uscirà un libro dedicato alle mamme in attesa intitolato Ninne nanne nanne ni illustrato da Bimba e Serena Abagnato, scritto e musicato da me. Questo per continuare a rafforzare un sodalizio artistico pieno di progetti imminenti e futuri.

Nell’anno nuovo, giusto il 1 febbraio, ci sarà un progetto musicale che punterà al recupero di ‘Brundibar’, una piccola opera che Hans Kràsa scrisse e allestì nel 1943 con un’orchestra di musicisti e un coro di bambini detenuti nel campo di concentramento di Tèrezin. La malvagità viene raffigurata in forma di nota (dietro il malefico suonatore d’organetto si cela la figura di Hitler): secondo Lei, è possibile ricordare con la Musica situazioni di vivida realtà?
La Musica riesce a dire laddove veramente è impossibile dire, la parola si svuota, la Musica si esprime oltre e nel silenzio di ognuno di noi. Ricordare è necessario, creare Memoria è fondamentale.
La scelta di uno strumento diventa l’accaduto. Essere in grado, con estrema sensibilità e accortezza, di accompagnare dentro alla Storia un pubblico fatto anche di bambini non è mai scontato.
Ma abitando da 15 anni la scuola come Maestra di Musica, devo dire che il più delle volte sono i bambini a prendere per mano l’Adulto e a dire: questa Musica sta dicendo.. I diritti dei bambini devono essere conosciuti dai bambini e ricordati ad alta voce.

Camilla Bottin