
Laboratorio teatrale con Antonio Viganò
6 Gennaio 2019Il laboratorio è dedicato a tutti coloro che lavorano nel mondo della diversità (o hanno intenzione di avvicinarsi), con la disabilità e con minori a rischio di emarginazione sociale.
Un progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Culturalmente 2017”.
Date e orari:
ven 1 febbraio dalle h 19,30 alle h 21,30
sab 2 febbraio dalle h 10 alle h 17
dom 3 febbraio dalle h 10 alle h 14
Il laboratorio teatrale è prima di tutto un metodo per conoscere il mondo ; il metodo si basa sulla capacità di mettere a fuoco gli oggetti e le persone, ma soprattutto le relazioni tra gli oggetti e le persone. Il percorso, attraverso il gioco teatrale, stimola la produzione di stati emozionali, visivi, sonori, mirando al recupero di una propria coscienza di corpo, di conoscenze, autostima, memoria e comunicazione.
E’ anche il luogo dove sperimentare il metodo attraverso la rappresentazione partecipata e il vissuto rappresentato. Lo strumento privilegiato è l’improvvisazione, cioè una sequenza di azioni nel corso della quale il tempo tra lo stimolo e la reazione è minimo. Nel laboratorio si fanno reagire le conoscenze attraverso le emozioni. E viceversa.
Nel laboratorio i giudizi sono sospesi. Creare una situazione non giudicante è una condizione indispensabile perché ciascuno si accetti e accetti gli altri. E’ anche il luogo dal quale inizia l’esplorazione della rete che connette le cose del mondo e nel quale si progettano e sperimentano nuove maglie. E’ il telaio collettivo col quale ciascuno può tessere una parte del disegno.
Il laboratorio
Il corpo.
Dono di una presenza che, rompendo gli schemi del “ bello” e delle “ forme compiute” , è in grado di restituirci una poesia concreta, un corpo che si fa poesia nel momento che diventa narrazione, storia, memoria, presente e futuro. Un corpo poetico che nel suo agire , attraverso i suoi gesti, ci racconta la sua relazione col mondo, un suo modo di vederlo e di sentirlo. Ecco, allora, un corpo che si fa teatro, che non rappresenta l’altro da se, che non è più solo “teatro della rappresentazione” ma diventa, trasformandosi, “ Teatro dell’essere”. Un teatro capace di svelare sentimenti, emozioni, e chiede a noi spettatori – attori, di entrare in relazione con altri sguardi,altri orizzonti e altri punti di vista. Un teatro che non mostra soltanto “abilità” ma offre sospiri di vita veri, con il dolore o con la felicità.
Analisi del movimento
La conoscenza del proprio corpo in relazione al tempo e allo spazio. Costruzione di un vocabolario coreografico personale. Esercizi di danza contemporanea. Improvvisazioni a tema