Legambiente: ’’Gioco sporco di Aps. E imbarazzante silenzio del Comune’’

8 Marzo 2012 By Alessandra

Il prossimo 16 marzo, il consiglio di amministrazione di APS, se non interverrà prima una netta presa di posizione dell’Amministrazione Comunale, deciderà dell’acquisto dei nuovi bus (37 o 46, a seconda dell’entità dell’investimento) e potrebbe acquistare mezzi diesel, che inquinano molto di più di quelli a metano, con conseguente aumento delle emissioni in atmosfera di Pm10 e metalli pesanti.

 

Ad 8 giorni dal C.d.A, di fronte al silenzio assordante dell’Amministrazione Comunale, Legambiente  ricostruisce una brutta vicenda, fornisce dati che nessuno ha reso pubblici, e lancia ancora una volta l’appello ai componenti del C.d.A Aps e all’Amministrazione Comunale perché si scelga il metano.

 

“La cosa che ci inquieta maggiormente – spiega Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova – è la mancanza, a parte le dichiarazioni dell’Assessore all’ambiente Zan,  di una presa di posizione ufficiale del Comune che è proprietario dell’azienda. Basterebbe una “micro” delibera finalizzata, (o forse anche solo una telefonata del Sindaco) per sventare la iattura dell’acquisto di mezzi a gasolio, con il loro carico di inquinamento. Ma questo – continua Passi – non è ancora successo, eppure è dallo scorso ottobre che è noto l’orientamento della direzione di Aps verso l’acquisto di bus diesel.  Se il Comune non interverrà, per prima cosa si assumerà la responsabilità di una scelta che aumenta le emissioni nocive in città. Poi contraddirà sé stesso, cioè due sue delibere del 2011 che indicano la metanizzazione della flotta autobus come programma da portare avanti nelle politiche antinquinamento. Manderà così un messaggio devastante ai cittadini, ovvero che è il Comune il primo a non credere nelle proprie politiche antismog. E allora che senso avrà avuto, nei decenni scorsi, lo sforzo della città per metanizzare i riscaldamenti domestici? E che senso avrebbe avuto, negli ultimi anni, quello di metanizzare la flotta degli autobus…?

 

 E’una brutta storia – ricostruisce Passi. “Dopo che lo scorso autunno Legambiente lanciò pubblicamente l’allarme, l’Amministrazione Comunale si limitò a chiedere ad Aps uno studio comparativo su costi ed emissioni. Analisi che per molti mesi Legambiente chiese vedere sia al Comune che ad Aps, cosa che avvenne solo in gennaio mentre da tempo lo studio circolava in diversi ambienti, senza però essere reso pubblico. Perché tanta reticenza?

 

’Nonostante la poca trasparenza alla fine Legambiente scoprì che la Direzione di APS prendeva in considerazione solo i dati forniti dai costruttori degli autobus che “magicamente” parificano le emissioni di un autobus diesel euro 5 con un autobus a metano. Cosa smentita da tutti gli inventari delle emissioni accreditati scientificamente a livello nazionale ed internazionale che dimostrano minori emissioni di polveri sottili degli autobus a metano rispetto agli euro 5 diesel.
Legambiente, basandosi sui suddetti inventari, elaborò delle stime più attendibili sulle emissioni (vedi cifre e dettagli nel dossier allegato), che dimostrano il maggiore inquinamento dei bus diesel. Stime per altre condivise con il Settore Ambiente del Comune di Padova. Il Direttore di APS è stato così costretto ad assumere questi dati nel nuovo e definitivo studio comparativo di APS del 22 febbraio (anche questo circola ma a tutt’oggi non è reso pubblico).’

 

’E veniamo ai costi. Secondo dichiarazioni rilasciate alla stampa a novembre da Direttore di APS, comprando mezzi diesel invece che a metano l’Azienda avrebbe risparmiato 600/650mila euro all’anno. Anche su questi dati Legambiente ha fatto le pulci, tant’è che ora il famigerato studio di APS indica che il costo annuale di gestione (comprensivo di nuovi acquisti, manutenzione, carburanti, manodopera ecc.) dell’intero parco autobus (circa 36 milioni di euro all’anno) resterebbe sostanzialmente inalterato, sia che si comprassero mezzi a metano, che diesel. Inoltre le stime per i costi del carburante sono calcolati su dati 2011, e già oggi il gasolio per trazione diesel è aumentato in media del 12%: ma questo lo studio di Aps non lo dice, come non parla dei benefici in salute della collettività rappresentati dalle emissioni di PM10 risparmiate usando il metano. Infine – conclude Passi – Legambiente pone due interrogativi, preoccupanti, ma legittimi.

 

Da ottobre ad oggi, perché tanta pervicacia da parte della Direzione di Aps nel sostenere l’acquisto di mezzi a gasolio? E perché tanto poca trasparenza e mancanza di iniziativa da parte dell’Amministrazione Comunale nel suo complesso?’

 

 

 

RAFFRONTO EMISSIONI

 

Legambiente e il Settore ambiente del Comune di Padova hanno confrontato le emissioni di bus diesel e a metano usando l’inventario Inemar.

 

INEMAR (INventario EMissioni ARia), è l’inventario delle emissioni in atmosfera, per ogni attività della classificazione Corinair (Acronimo di COordination INformation AIR. Progetto promosso dall’Unione europea e sviluppato dall’ European Environmental Agency con il fine di raccogliere dati e informazioni sulle emissioni inquinanti nei Paesi dell’Unione. Per l’Italia è l’ ENEA che partecipa come referente su mandato del Ministero dell’Ambiente).

 

INEMAR è l’inventario il più utilizzato in Italia. E’ utilizzato, ad esempio,   da ARPAV e Settore Ambiente del Comune di Padova.

 

 

 

 raffronto emissioni

 

tipologia motori

PM10: g/km studio APS fonte fornitori mezzi

PM10: g/km INEMAR 2008

euro 5 gasolio

0,030

0,222

euro 5 metano

0,030

0,005

euro 4 metano

0,030

0,005

euro 3 gasolio

0,160

0,358

euro 2 gasolio

0,150

0,380

euro 1 gasolio

0,360

0,675

 Euro 0 gasolio

0,900

1,192

 

 

 

Emissioni evitate acquistando 37 nuoviautobus a metano rispetto a quelli a gasolio: 241  chilogrammi anno (mantenendo il parco autobus a 259 mezzi).

 

(Rispetto al parco mezzi attualmente a disposizione – 259 unità- quotidianamente circolano 180 autobus, gli altri sono di riserva, scorta per emergenze o rotazioni per riparazioni).

 

 

 

Emissioni evitate acquistando 37 nuovi autobus a metano rispetto a quelli a gasolio: 290 chilogrammi anno (diminuendo il parco autobus dai 259 attuali a 230 mezzi)