Hogard, il personaggio di Mirco Maselli

30 Settembre 2015 By Elena Bottin

Leggendo il libro “Hogard faccia di drago” di Mirco Maselli scopriamo che a Camelot non se la passano troppo bene, tra la dittatura di Morgana e del suo figlioccio, il Cavaliere Nero, gli antichi valori della cavalleria caduti in disuso, gli eroi trasformati in strozzini imbevuti di Idrofoco e la popolazione con gli occhi incollati alle produzioni di tv spazzatura offerte dalle sfere della Fata. A ribaltare la situazione sarà un eroe piuttosto strampalato, un piccolo cavaliere con la forza e la faccia di drago, di nome Hogard (drago al contrario con l’acca finale), la cui bontà non coincide con l’aspetto fisico mostruoso. «Nessuno specchio può rivelare come siamo dentro» è la lezione di “Hogard faccia di drago” che, come un piccolo tesoro nascosto, dispiega le sue meraviglie pagina dopo pagina. È una storia di cappa e spada che si ricollega da vicino al ciclo arturiano: Hogard, infatti, è il risultato di un errore della strega Magagna che, nomen omen, nel corso di una sua pozione, per sbaglio ha mescolato un uovo di drago con i capelli del Cavaliere Lancillotto. Non mancherà l’aiuto magico di Merlino, il Maestro della situazione, che nel seguito, “Hogard ali di drago” si sdoppierà in buono e cattivo. Qual è la vera natura del nostro eroe, mezzo drago e mezzo uomo? Solo la dolce Fiamma, la figlia dell’oste, ha saputo riconoscere la sua anima candida, al di là delle apparenze. Sul nuovo re di Camelot, ora felicemente sposato e con figli a seguito, incombe da Nord, dalle terre selvagge dei draghi, un grave pericolo. Finora la sua salvezza è stata la legge «drago non morde drago», ma come reagire nei confronti di uno SputaInferno, la più potente macchina da guerra che esista? La natura stessa che lo circonda assume un odore oscuro, viscido e subdolo: il nostro eroe, per combattere il Male, deve lasciarsi andare agli istinti primordiali. In due storie in cui non vincono le leggi del più forte, bensì del più buono, Mirco Maselli sa condurre per mano i piccoli lettori in un mondo magico in cui la fantasia è l’arma più potente per viaggiare con la mente. Le fiabe cambiano, non sono più convenzionali. E voi saprete adattarvi a una fiaba in cui sarà il drago a salvare la principessa dal cavaliere?

Camilla Bottin