Universerie

3 Giugno 2016 By Elena Bottin

Universerie ha visto protagonisti 22 studenti dell’Ateneo padovano che hanno seguito due percorsi formativi paralleli: uno per attori e uno per scrittori. Coordinato dal regista Lorenzo Maragoni, dal drammaturgo Michele Ruol e dagli attori Eleonora Panizzo, Andrea Bellacicco e Andrea Tonin, il progetto seriale in 4 puntate è nato con l’obiettivo di raccontare attraverso il linguaggio del teatro la vita universitaria, in modo originale ed ironico. Il risultato è stato davvero sorprendente per la capacità di coinvolgere gli studenti, sia come protagonisti che come spettatori.

I ragazzi hanno seguito con grande partecipazione le singole puntate, rendendo addirittura necessario effettuare doppie repliche per accontentare le numerose richieste. Una sfida pienamente vinta dal Teatro Stabile del Veneto, sia sul piano della risposta di pubblico che rispetto agli esiti artistici: la compagnia Amor Vacui ha dato vita ad un teatro che pesca a piene mani tra i linguaggi usati nel mondo dei social network, guidando e indirizzando la spinta creativa dei ragazzi in modo davvero sorprendente.

Dopo il successo dei quattro episodi, c’è grande attesa per la puntata conclusiva del 3 giugno, che raccoglierà in un’unica serata le avventure di questi immaginari studenti, personaggi solo in apparenza sopra le righe, ma che in realtà incarnano profili umani più veri del vero che, non a caso, hanno creato con il pubblico un rapporto di empatia e di completa identificazione davvero irresistibile.

Il merito va senz’altro alla straordinaria disponibilità e capacità di mettersi in gioco di tutti gli studenti coinvolti: gli attori Vlad Bekk, Davide Caprioli, Francesca Cecchin, Josephine Marie-Pierre Celeyron, Pier Paolo Cesarano, Laura Cioetto Mazzabò, Shari Hinds, Alessandro Huaroto, Maria Chiara Rondinone, Antonio Vanzo e Claudia Vitone; e gli autori Caterina Bugatto, Gianluca Buttinoni, Flavio Carluccio, Antonietta Dell’Osa, Riccardo Girolimetto, Michele Guerini, Sara Marabiso, Florinda Orofino, Francesco Rigobello, Camilla Saccardi e Diego Scantamburlo che hanno contribuito alla scrittura dei folgoranti testi portati in scena.

Mentre termina questa prima serie, lo Stabile del Veneto sta già mettendo in cantiere la seconda, per continuare a seguire le avventure di questi e di nuovi personaggi, travolgenti maschere contemporanee che raccontano con assoluta aderenza cosa vuol dire essere studenti universitari nel XXI secolo a Padova, tra desolanti prospettive e una grande voglia di non mollare.