Thanks for Vaselina + Iubirea Mea
22 Luglio 2014Due spettacoli per questa sera, a partire dalle 21.30 con Carrozzeria Orfeo + Maria Celeste Carobene in Thanks for Vaselina, “dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari”.
Drammaturgia Gabriele Di Luca
Regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi
Interpreti Gabriele Di Luca (Fil), Massimiliano Setti (Charlie), Beatrice Schiros (Lucia), Alessandro Tedeschi (Annalisa), Francesca Turrini (Wanda)
musiche originali Massimiliano Setti
Coprodotto da Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro in collaborazione con La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria
Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia.
Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di Marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: invertire il normale andamento del mercato della Marijuana esportandola dall’Italia al Messico.
Su questo pretesto surreale si fonda la trama del testo che “esploderà” non appena nella loro vita entrerà Wanda, una trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima. Nessuno, a parere dei due, potrebbe essere più adatto di lei per diventare un insospettabile corriere della droga internazionale.
Con la complicità della madre di Fil, Lucia, una cinquantenne ludopatica appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal gioco, Fil e Charlie preparano Wanda per il grande viaggio.
Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa Annalisa, padre di Fil ed ex marito di Lucia, diventata nel frattempo una transessuale.
A seguire invece si continuerà con Iubirea Mea, di e con Maria Celeste Carobene e foto di scena: Raffaele Pizzatti Sertorelli.
Iubirea Mea vede in scena Ania, una ragazza rumena che si è appena trasferita in Inghilterra e fatica ad adattarsi al cambiamento, perché adattarsi significa inevitabilmente mettere in discussione le proprie certezze. Il processo di integrazione in questo nuovo ambiente, percepito come ostile, viene reso ancora più difficile dalla presenza di un vicino “strano” che la osserva dalla finestra, e che sembra minare con il solo sguardo le basi dell’intera vita di Ania. Davanti a un pubblico che cerca di farsi amico, Ania svela piano piano un dolore tutto personale, fatto di carenze affettive che compensa quotidianamente aggrappandosi all’amore per la sua Maggie.
Iubirea Mea tratta della diversità, del senso di solitudine che questa comporta, e della possibilità di vivere liberamente i propri sentimenti in un mondo in cui “diverso” è sinonimo di “anormale”. Il testo si è sviluppato a partire dall’omonimo corto “Iubirea Mea”, prodotto finale del laboratorio di drammaturgia “Write or die” a cura di Giorgio Sangati, selezionato al Festival di corti teatrali “A qualcuno piace (in)Breve 2014” di Arezzo.