Rosso – Io non voglio fallire

7 Febbraio 2017

La pièce liberamente tratta dal libro “Io non voglio fallire” portata in scena da Giulia Bornacin è di grande coinvolgimento e caratterizzata da un forte impatto emotivo e dal susseguirsi di emozioni, dal momento che prende le mosse dalla drammatica esperienza di Serenella.

Serenella Antoniazzi, titolare della ditta AGA di Concordia Sagittaria (VE) che si occupa di levigatura del legno, nel 2012 ha dovuto affrontare un duro colpo dopo che un grosso committente è fallito lasciandole un insoluto molto consistente. L’appello dell’imprenditrice, ha dato voce a moltissime altre aziende incorse nello stesso tipo di difficoltà; la creazione del Fondo, che porta idealmente il nome di Serenella, rappresenta la risposta delle Istituzioni all’appello delle imprese.
Proprio a partire al 3 marzo 2017 è possibile presentare richiesta di agevolazione, le modalità e i termini sono definiti dalla Circolare direttoriale del 22 dicembre 2016.

“Con grande soddisfazione – spiega il Presidente dell’Agenzia per il Lavoro Eurointerim Spa Luigi Sposato – proponiamo a Padova uno spettacolo che lascia il segno e mette al centro una donna, un’imprenditrice, una guerriera e la sua battaglia fatta a nome di tutte le imprese vittime di mancati pagamenti per dolo di terzi. Il tema Donna e Lavoro è da sempre di rilievo per noi, infatti Serenella Antoniazzi è stata anche giurata del Concorso Eurointerim Donna e Lavoro Startup 2016”.

“Rosso nasce per dare voce e continuità a un vissuto purtroppo comune a tanti – illustra Serenella Antoniazzi – Rosso non si limita alle lamentele che un piccolo imprenditore mette in piazza per sfogarsi, ma è una denuncia che vede coinvolte imprese e persone che grazie a queste vivono o smettono di vivere. E’ un invito a uscire allo scoperto per cambiare le disfunzioni di un sistema economico in cui buoni frutti e mele marce stanno ovunque”.

L’obiettivo della serata è quello di sensibilizzare gli spettatori rispetto a una tematica importante legata al mondo del lavoro e all’imprenditoria e, contemporaneamente, sostenere le donne e il Centro antiviolenza di Padova.