Le barufe in famegia

2 Dicembre 2015 By Elena Bottin

Si chiude venerdì 4 dicembre (ore 21) con “Le Barufe in famegia” di Giacinto Gallina. Lo spettacolo, che verrà portato sulla scena dalla compagnia “La Filodrammatica” di Cavarzere (VE), rappresenta il primo vero successo di Gallina, nonché la sua prima scrittura dialettale ispirata a Carlo Goldoni, e quindi anche quella che gli permetterà di costruirsi il ruolo di erede e continuatore della grande tradizione veneziana. L’ispirazione per questo testo viene dalla commedia goldoniana “La famiglia dell’antiquario”, ma rivela già tutta la personalità, l’estro e l’arte di Gallina. “Le barufe in famegia” narra la vicenda di Momolo, che vive in casa con cinque donne (la madre, la moglie, la figlia, la sorella e la cameriera), continuamente divise dai litigi. La sua vita è una specie d’inferno ed ogni suo tentativo di porre fine alle discordie muliebri risulta inutile. A complicare le cose ci sono Toni e Orsolina, innamorati dispettosi, e il cugino Ubaldo, ospite della famiglia che, senza volerlo, ha infatuato Orsolina e acceso le smanie amorose dell’anziana zia Nene. Le “barufe” si fanno sempre più incandescenti, tra offese e minacce, finché Toni, riappacificatosi con Orsolina, dichiara di essere pronto a sposarsi e ad accogliere in casa la madre della sposa. Sarà così attuata la separazione delle due acerrime nemiche, suocera e nuora, e si metterà fine alle “barufe in famegia”.