La Lettera
13 Dicembre 2013Ideazione : Nullo Facchini | Paolo Nani
Regia: Nullo Facchini
1°Premio United Slapstick – The European Comedy Award, Frankfurt a.m.
1° Premio Roner SurPris 2005 – Carambolage, Bolzano
Da 18 anni questo spettacolo è in perenne rappresentazione ai quattro angoli del globo, l’hanno visto in Groenlandia e in Giappone, in Argentina e in Spagna, in Norvegia e in Italia, …oltre 800 repliche per questo piccolo, perfetto meccanismo che continua a stupire, anche dopo averlo visto decine di volte, per la sua capacità di tenere avvinto il pubblico alle sorprendenti trasformazioni di un formidabile artista.
Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a 15 micro-storie, tutte contenenti la medesima trama ma interpretate ogni volta da una persona diversa. Perché non si smette mai di ridere per tutta la durata dello spettacolo? – vien fatto di chiedersi. La risposta sta nella incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di un artista che è considerato a livello internazionale uno dei maestri indiscussi del teatro fisico. Per citare una recente recensione italiana:”… Alla fine, cessato il mal di pancia causato da 80 minuti di risate ininterrotte, rimane l’amaro in bocca nel constatare che un attore comico del genere lavora all’estero, mentre da noi, con qualche eccezione, imperversano per lo più satiri televisivi senza qualità. Mala tempora currunt….” Appunto… (30 dicembre 2009 – Il Giudizio Universale, Remo Bassetti).
Il tema de La lettera è molto semplice: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, chissà perchè, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui. La storia de LA LETTERA si ripete 15 volte in altrettante varianti come: All’indietro, con sorprese, volgare, senza mani, horror, cinema muto, circo, ecc.ecc. La lettera nasce come studio sullo stile, sulla sorpresa e sul ritmo, che vengono portati all’estremo della precisione ed efficacia comica, nella costante evoluzione dello spettacolo, in replica dal gennaio ’92. Il tema è è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau “Esercizi di Stile”, scritto nel 1947, dove una breve storia è ripetuta 99 volte volte in altrettanti stili letterari.