Il ventaglio, a Cavarzere
12 Gennaio 2012 “Mi piace questo testo – scrive il regista – perché è una storia d’amore sospesa nel tempo e nello spazio […].Tutto questo mi affascina perché lascia libera l’immaginazione, degli interpreti prima e dello spettatore poi. Mi piace perché dà la possibilità di lavorare con gli attori mettendo l’accento su una recitazione fisica, per inventare personaggi che invece nella scrittura sono ritratti molto rapidamente. Mi piace perché è una scrittura basata esclusivamente sul ritmo, capace di sintetizzare queste maschere umane in un microcosmo di relazioni tutte legate assieme. Penso ad uno spettacolo frizzante, leggero, erotico. […] In questa, che è l’ultima grande commedia corale di Goldoni, tutto avviene per via di un semplice oggetto che passa di mano in mano con un ritmo indiavolato. […]”