Groppi d’amore nella scuraglia

20 Dicembre 2013

La stagione, inserita nel macrocartellone dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Padova RetEventi Cultura Veneto 2013/2014, è promossa dal Comune di Vigonza con l’associazione Teatrotergola, per la direzione artistica di Monica Minotto, e il contributo della Provincia di Padova.
Lo spettacolo è un racconto che descrive un percorso di rinascita e, in qualche modo, di redenzione. Il linguaggio poetico di Scarpa deforma il nostro immaginario e i corpi dei protagonisti divengono archetipi grotteschi di un mondo in sfacelo; immagini che richiamano l’immaginario di Bosch, raccontando la storia di Scatorchio e del suo amore per Sirocchia in un paese sommerso dai rifiuti. Una storia originalissima, commovente, scritta in una lingua sapientemente primitiva che dà voce allo scacco creaturale di fronte ai guasti dell’universo. Racconto e insieme bestiario, sperimentazione linguistica e filologia dell’archetipo, la Scuraglia narra la vicenda di Scatorchio in una lingua inventata che allude ai timbri dei vernacoli meridionali, mescolati con quelli trecenteschi delle Origini. A intervallare la narrazione dei siparietti, dedicati a un bestiario d’animali e creature, ognuno, beninteso, con il suo personale cahier de doléances, a testimoniare, leopardianamente, la comunanza del dolore: dal surcio pantecano, al cane canaglio al bombo muscario.
Pochi elementi in scena per rappresentare una storia ricca di elementi narrativi che non manca mai di sorprendere per l’originalità delle soluzioni messe in atto. Lo spettatore si trova così immerso in un mondo composto da suoni antichi ma pur sempre riconoscibili, da immagini, musiche che richiamano un mondo naif tracciato con pennellate severe e marcate.