
Crave
28 Aprile 2024Crave è un testo a quattro voci intrecciate (C, M, B, A), che alterna interventi frammentati con un ritmo “jazz” a brani più estesi in forma di flusso di coscienza. Sarah Kane crea immagini vivide, chiare, cesellate e le sfrutta per sprofondare all’interno di crepe scoscese, squarciando con violenza e ironia cupe zone d’ombra interiori. L’andamento della narrazione segue una continua pulsazione emotiva: le relazioni intessute tra le voci rendono estremamente necessarie le parole dette, che fuoriescono come schegge di un pensiero viscerale. La Kane riprende l’uso delle lingue straniere e il meccanismo dell’intertestualità: vengono amalgamati frammenti letterari e citazioni religiose, rielaborando un nuovo linguaggio musicale e poetico. Un’interprete, quattro voci, una delle quali rimane in inglese, mantenendo il rapporto con la “matrice” linguistica del testo originale, creando cortocircuiti di suono e senso. Crave offre l’occasione di riportare al centro di una discussione culturale e teatrale il tema della complessità dei linguaggi che ci circondano: grazie ad un’analisi approfondita di un testo pregno di significati legati alla letteratura e ad una profonda
emotività si può forse cercare di recuperare un ascolto più profondo di sé e dell’altro attraverso la ritualità del teatro.