Carte in tola

20 Gennaio 2016 By Elena Bottin

Prosegue all’Auditorium di Via Filzi la nuova edizione della stagione teatrale di Galzignano Terme con cui il Comune ha voluto riconfermare la direzione artistica di CAST, la compagnia dell’attore Simone Toffanin. Lo spettacolo di sabato 23 gennaio è fra quelli che rendono onore alla commedia in dialetto veneto grazie ad un intrattenimento di qualità che nondimeno garantisce divertimento e risate: “Carte in tola” del commediografo rodigino Enzo Duse (1901-1963). La compagnia che si occupa dell’allestimento scenico, La Gioiosa di Solesino (PD), è a sua volta una garanzia, in quanto ha grande famigliarità con l’opera dell’autore e estro nell’intepretarla. Duse, la cui vita è stata una vera e propria avventura nel nome della cultura e della libertà e meriterebbe di per sé una rappresentazione teatrale o cinematografica, ha cominciato fin da giovanissimo a svolgere il lavoro di giornalista a Venezia, città nella quale si era trasferito nel 1906 insieme alla famiglia. Passato dalla Gazzetta di Venezia al Gazzettino, è stato prima inviato speciale e poi critico di cinema. È in questi anni che comincia a sperimentare la scrittura per il teatro, trovando da subito gusto anche con la lingua dialettale. Non aderendo al fascismo va incontro a persecuzioni di ogni tipo, persino a una condanna a morte a cui sfuggirà nascondendosi in un orfanotrofio di Udine, ma non smetterà mai di scrivere testi teatrali. “Carte in tola” è un’opera del 1951 ed è molto importante proprio perché inaugura una fase in cui Enzo Duse privilegerà la commedia in veneto. La trama è la seguente: la tranquilla quotidianità di due “industrialotti” veneti, abituati a fare il bello e il cattivo tempo, viene sconvolta dall’arrivo di un personaggio equivoco che porterà scompiglio nelle loro famiglie, facendo venire alla luce molti “altarini” e costringendo i due a tirare fuori qualche scheletro dall’armadio.