Arlecchino, Arianna e il Minotauro
5 Agosto 2015Con: Michele Casarin, Davide Dolores / Matteo Fresch, Marianna Fernetich, Manuela Massimi, Emanuele Pasqualini, Pierdomenico Simone
Aiuto regia Manuela Massimi
Costumi Licia Lucchese
Maschere Stefano Perocco di Meduna
Realizzazione costumi Caterina Volpato
Disegno luci Paolo Battistel
Il mito di Arianna e del suo filo dorato è stata la prima fonte di ispirazione di questo canovaccio originale, proprio come consuetudine diffusa nelle migliori tradizioni della Commedia dell’Arte.
Affondando poi a piene mani negli immortali e sempre attuali drammi shakespeariani, nelle stra-ordinarie fiabe teatrali di Gozzi e nella celebre favola europea La Belle et la Bête, abbiamo creato la nostra storia di metamorfosi e trasformazione.
Come fecero Apuleio, in particolare con Amore e Psiche, contenuta appunto ne Le metamorfosi, e GiamBattista Basile poi ne Il Pentamerone – ovvero Lo Cunto de li Cunti – abbiamo utilizzato la fiaba come espressione della tradizione popolare per raccontare, attraverso il linguaggio delle maschere, il profondo mutamento dell’essere umano dopo le innumerevoli prove, ma anche la conflittuale realtà dei nostri giorni.
La nostra eroina, la Bella Arianna, va alla scoperta della sua autentica natura e attraverso l’incontro con il suo primo amante – la Bestia – si misura con l’Ignoto, la Paura, il Mistero.
Ne esce mutata, cambiata, migliorata dopo aver affrontato le rocambolesche avventure e i duelli impossibili, le prove dell’infinito gioco dei travestimenti, l’effetto del prodigioso potere della magia e dei suoi stupefacenti incantesimi.
Un’avventura romantica, crudele e comica grazie alle maschere della Commedia dell’Arte e agli esilaranti lazzi che le vedranno coinvolte nelle più incredibili peripezie, dove solo un filo splendente potrà illuminare la strada dei nostri eroi per portarli alla vera felicità!