Corri con Babbo Natale
18 Dicembre 2015Domenica 20 dicembre a partire dalle ore 9 centinaia di corridori si ritroveranno in Prato della Valle di fronte a Palazzo Angeli per correre in nome della solidarietà. Il ricavato delle iscrizioni infatti sarà destinato alle Case di Accoglienza gestite dal Centro di Aiuto alla Vita di Padova. «Durante la maratona “Corri con Babbo Natale” – spiega Cinzia Rampazzo, Assessore allo Sport – gli atleti indosseranno un completo intero o anche solo il cappello di Babbo Natale. Affrettatevi a iscrivervi, gli organizzatori garantiscono la disponibilità del vestito bianco e rosso solo ai primi 500 iscritti, gli altri potranno partecipare comunque con il solo berretto o il solo ristoro». I costi sono 8 euro per gli adulti e 5 per i bambini fino ai 12 anni con fornitura del completo di Babbo Natale, 3 per il solo cappello per gli adulti e 2 per i bambini. È possibile partecipare al ristoro con 1.50 euro, insieme al diritto ai timbri FIASP – IVV. Il modulo allegato ai volantini può essere inviato via e-mail agli indirizzi padova@coni.it, dariovet@padovasportclub.info, online sul sito www.padovasportclub.info e presso i tavoli appositamente predisposti alla “CorriPerPadova” o il giorno stesso della manifestazione in Prato della Valle. «Cercate di arrivare per tempo – commenta Flaviano Buratto, delegato provinciale CONI Padova – in maniera tale da evitare la ressa al tavolo delle iscrizioni e partire in orario, alle 10.15. Il percorso, con partenza da Via Umberto Primo, si snoda in tre possibilità, in una camminata di 2 km e in due corse di 5 e 10 km che attraversano le piazze della città con arrivo a Palazzo Moroni. Noi offriremo assistenza medica e il servizio scopa». Il responsabile del Centro di Aiuto alla Vita durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione ha ringraziato il Comune di Padova e il CONI per la «generosa sensibilità» che si perpetua per il secondo anno di fila. «Qui non ci sono buonismi di circostanza – spiega – l’impegno è stato dimostrato concretamente più volte e questo è ancora più meritevole se si considera che in periodo di crisi i primi fondi che vengono tagliati sono quelli riservati al sociale. Noi abbiamo più strutture, alcune riservate alle emergenze: le donne incinte che si trovano in situazioni di disagio, violenza o povertà trovano presso la nostra associazione un ricovero sicuro, forniamo loro assistenza completa. Il Centro di aiuto alla vita promuove un messaggio di accoglienza, crediamo che la vita vada sempre e comunque tutelata».
Camilla Bottin