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25/10/2018
18:00
Nell'ambito della stagione di concerti degli Amici della Musica di Padova. In programma le Sonate op. 22, op. 49 n. 2, op. 13 “Patetica”, op. 79, op. 53 “Waldstein”
Auditorium Cesare Pollini,
via Eremitani 18, Padova
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Rudolf Buchbinder suona Beethoven
Pubblicato il 25 Ottobre 2018Rudolf Buchbinder pianoforte
Un pianoforte per Padova, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di padova e Rovigo
Secondo appuntamento con la stagione concertistica 2018/2019 degli Amici della Musica di Padova con il concerto del pianista Rudolf Buchbinder.
Il programma del concerto, interamente dedicato a Ludwig van Beethoven, affianca due delle sonate più celebri (la “Patetica” op. 13 del 1799 e la “Waldstein” op. 53 del 1804) alla Sonata op. 22 del 1799/1800, una delle sue sonate meno note, anche se assai amata da S. Richter e A. Benedetti Michelangeli, alla sonata “facile” op. 49 n.2 del 1795/98 e alla sonata op. 79 del 1808/09, edita come “Sonatina”, con il suo primo tempo “alla tedesca”.
“Mein Beethoven/Leben mit dem Meister” (Il mio Beethoven /vita con il Maestro ) è il titolo del libro di Rudolf Buchbinder edito nel 2014 a Salisburgo.
Ed effettivamente, come annuncia il sottotitolo, la vita di Buchbinder è stata ed è una vita con Beethoven. A sette anni, come studente della Wiener Musikakademie, suona le Variazioni in sol magg. e nel 1959, nel frattempo era passato nella classe di Bruno Seidlhofer, la Sonata op. 2 n.1. Due anni prima un concerto quasi ufficiale, in cui suona il Concerto n.1 op. 15, opera con cui debutta al Konzerthaus (Mozartsaal) il 6 dicembre 1957. Il suo primo recital interamente dedicato a Beethoven è quello del 10 maggio 1961, in cui esegue le Sonate op. 10 n.3, op. 31 n.3, op. 109 e le Variazioni in do min. Una esperienza che si è arricchita nel tempo anche con la musica da camera, in trio e in duo con strumentisti ad arco come H. Szeryng, N. Milstein e J. Starker, dai quali ha appreso l’arte del legato e del cantabile così come con strumentisti a fiato (le prime parti dei Wiener Philarmoniker) dai quali ha recepito l’arte del respiro.
La sua interpretazione delle 32 Sonate di Beethoven è considerata oggi uno dei caposaldi nella storia della interpretazione beethoveniana. Buchbinder ha eseguito il ciclo delle 32 Sonate più di 50 volte, a Berlino, Buenos Aires, Dresda, Pechino, San Pietroburgo, Zurigo, Milano,Vienna, Monaco (e anche a Padova nel 1988) ed è stato il primo pianista ad eseguirle tutte al Festival di Salisburgo nel 2014.

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