“Padova Jazz Festival”: Monk’s Casino

17 Ottobre 2020

La ventitreesima edizione della kermesse padovana “Padova Jazz Festival”, in scena dal 30 ottobre al 22 novembre, sarà un “inno all’Europa”, con un cast artistico proveniente da Gran Bretagna, Belgio, Svezia, Germania e Olanda, oltre a una notevole rappresentanza di musicisti statunitensi che dell’Europa hanno fatto la loro seconda casa… senza dimenticare le stelle del jazz italiano: il programma del Padova Jazz Festival lancia segnali di illuminismo artistico e, ci si augura, anche sociale.
Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

In programma questa sera “Monk’s Casino”, con Alexander von Schlippenbach (pianoforte), Axel Dörner (tromba), Rudi Mahall (clarinetto basso), Jan Roder (contrabbasso), Michael Griener (batteria).

Monk’s Casino, pubblicato nel 2005 su etichetta Intakt, è un album a suo modo sorprendente prima ancora di ascoltarne il contenuto musicale: tre dischi dal vivo che contengono una settantina di brani. Tutti di Thelonious Monk, del quale si ascolta dunque in un sol colpo l’intero corpus compositivo. Ma le sorprese vengono anche dalle interpretazioni a opera di un gruppo tedesco nel quale spicca la presenza del pianista Alexander von Schlippenbach, un caposcuola del free europeo.

Un lavoro lungo e paziente di ricerca e preparazione (circa una decina d’anni) ha portato a un esito finale che conferisce un tocco di ulteriore ‘diversità’ alle lunatiche armonie, le sfuggenti geometrie, le melodie-nenie monkiane. Le esecuzioni procedono come un’incalzante vertigine, una frenesia che diventa spassosa nei quiz che pone all’ascoltatore, irresistibilmente coinvolto dal gioco dei riconoscimenti, tra brani sviluppati completi dei loro assolo, altri appena abbozzati e poi sfumati via, altri ancora eseguiti in multipla sovrapposizione o smontati e interpolati uno con l’altro.