Joey Alexander Trio

6 Novembre 2022

Il pianista Joey Alexander è uno dei più sorprendenti enfants prodiges musicali del nuovo millennio: oggi diciannovenne, ha raggiunto lo status di star sulla scena jazzistica newyorkese all’età di appena dieci anni. In trio con Kris Funn al contrabbasso e John Davis batteria, Alexander è uno dei più attesi protagonisti del Padova Jazz Festival: si esibirà venerdì 11 novembre alla Multisala MPX (ore 21).

Nato sull’isola di Bali (Indonesia) nel 2003, Joey Alexander ha appena 19 anni eppure già una lunga carriera e molti successi alle spalle: parliamo infatti del più brillante bambino prodigio apparso nel mondo del jazz nell’ultima decade. Si è avvicinato al jazz iniziando ad ascoltare i dischi del padre per poi ricrearli su una tastiera elettrica. Praticamente autodidatta, all’età di sei anni sapeva già trovare a orecchio sulla tastiera i temi di Monk mentre all’età di otto anni riceve l’apprezzamento di Herbie Hancock.

Un video su YouTube rivela il suo talento a Wynton Marsalis, che nel 2014 lo invita a esibirsi al Jazz at Lincoln Center: ha solo dieci anni e l’apparizione lo trasforma di colpo nella nuova sensazione della scena newyorkese. La sua famiglia decide quindi di trasferirsi a New York per consentirgli di seguire al meglio la sua vocazione musicale. Ha da poco compito dodici anni quando pubblica il suo primo disco da leader (My Favorite Things, 2015); da allora ne sono arrivati altri cinque, sino al più recente Origin (2022), il primo composto interamente di sue composizioni. Accompagnato abitualmente da musicisti di prim’ordine, ha toccato il vertice esibendosi assieme a Wayne Shorter ed Esperanza Spalding alla Casa Bianca (per il presidente Obama).

Joey Alexander si sta rapidamente trasformando da giovane prodigio ad artista maturo, grazie a una tecnica che sembra non conoscere limiti e soprattutto a uno scavo interpretativo che sembra inverosimile per un adolescente.

Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Padova e il sostegno del Ministero della Cultura.