Il suono molteplice – La nuova stagione Opv

26 Luglio 2016 By Elena Bottin

Dodici concerti a partire dal 22 ottobre, data di costituzione dell’OPV, al 5 maggio 2017 dal titolo Il suono molteplice che diventa titolo e cartellone 2016-2017.

È previsto il tradizionale concerto di Natale lunedì 19 dicembre 2016, ore 20.45 alla Basilica di S. Antonio (fuori abbonamento).

Per la prima volta, la stagione musicale di OPV avrà un titolo Il suono molteplice che il maestro Angius così commenta: «Quando diciamo suono, così come quando diciamo tempo, ci riferiamo in realtà a un insieme di suoni e di tempi. Per questo ho scelto Il suono molteplice come tentativo di una sintesi di orientamenti estremi e divergenti nella musica classica attuale. Se poi lo si associa alla 51a Stagione concertistica dell’Opv, orchestra che volge a mutazioni profonde e significative del proprio percorso artistico, si comprenderanno forse meglio le ragioni che hanno spinto a determinati indirizzi programmatici; in questo titolo (che echeggia un fortunato scritto di Armando Gentilucci sull’avanguardia musicale del secolo scorso) emerge anche l’inquietudine di ricomporre un quadro solo ipotetico di un dinamico divenire, quello che somma strategie di dialogo col pubblico, personali interessi, ripensamento del suono di un’orchestra storica come Opv». La stagione appena conclusa, aperta con Sposalizio di Liszt/Sciarrino, offrirà a sua volta un ideale passaggio di consegne col pezzo vincitore del Concorso Nuovo Orfeo presieduto e coordinato dallo stesso Sciarrino. Questo brano inaugurerà il 22 ottobre 2016 (data notarile della Fondazione dell’Orchestra nel 1966) una nuova avventura sonora insieme alla suite della Giara di Casella e al Concerto per violino di Sibelius. Protagonisti Anna Tifu, al violino, e Daniel Kawka sul podio.

A Sciarrino succede Ivan Fedele come compositore in residenza per il 2017: Fedele, uno dei più autorevoli compositori del momento, comporrà un nuovo lavoro su commissione dell’OPV inserito nella prossima stagione, oltre a partecipare all’attività didattica e divulgativa inaugurata quest’anno con il ciclo Lezioni di suono.

Il 17 novembre, seconda data della nuova stagione concertistica, vedrà il direttore musicale dell’Orchestra Marco Angius affiancato dal giovane e già celebre pianista David Fray nell’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra op. 54 di Schumann oltre al poema sinfonico di Borodin, Nelle steppe dell’Asia centrale, e la Sinfonia n. 9 di Shostakovich.

Il 24 novembre Schumann, altro compositore fulcro della Stagione, sarà di nuovo protagonista con la Sinfonia n. 1 insieme al Concerto per violino e orchestra di Brahms. Con la direzione di Gérard Korsten suonerà l’astro nascente del violinismo internazionale Josef Špaček.

Per il tradizionale Concerto di Natale presso la Basilica di S. Antonio, Angius ha previsto un concerto dedicato a compositori moderni che rileggono autori passati. Così a tre dei Madrigali di Monteverdi orchestrati da Malipiero (dal Settimo Libro) seguiranno le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms (proprio sul cosiddetto corale di Sant’Antonio), i Wesendonck-Lieder di Wagner orchestrati da Henze e i Tre corali di Bach orchestrati da Respighi. Insieme a Marco Angius si esibirà il mezzosoprano Beatrice Mezzanotte.

La Spagna sarà invece protagonista del concerto del 12 gennaio con Sergio Alapont, e Cristina Zavalloni, mezzosoprano e, per l’occasione, anche cantaora: eseguiranno le Siete canciones populares espaňolas di Falla orchestrate da Luciano Berio, la prima suite da El sombrero de tres picos ed El amor brujo. Concluderà il concerto il Capriccio spagnolo di Rimsky-Korsakov.

Dopo la Spagna, il 26 gennaio sarà la Francia a fare da protagonista, in un concerto organizzato con il contributo del Palazzato Bru Zane. Giovanni Battista Rigondirigerà il baritono Thassis Kristoyannis e il duo pianistico Alberti D’Errico in un programma che spazierà dal Carnevale degli animali di Saint-Saëns alla prima esecuzione assoluta delle appena riscoperte Mélodies sempre del compositore francese, per chiudere poi con Parade di Erik Satie, nella nuova versione per orchestra da camera di Stefano Pierini in prima esecuzione assoluta.

Il 16 febbraio sarà Daniele Pollini, giovane pianista e direttore, figlio del celebre Maurizio, a condurci in tre secoli di Vienna musicale: dal classicismo dellaSinfonia n. 35 “Haffner” di Mozart alla Sinfonia n. 8 di Beethoven, fino all’espressionismo tagliente di Begleitungsmusik zu einer Lichtspielszene di Schönberg.

Il concerto del 23 febbraio sarà invece affidato alla bacchetta di Roland Böer e al pianoforte di Alessandro Taverna. (Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 di Liszt); nel programma è prevista l’ouverture Genoveva e la Sinfonia n. 2 di Schumann, seconda tappa dei concerti dedicati al musicista tedesco.

Schumann sarà figura centrale anche del concerto del 9 marzo, in cui il grande violoncellista canadese Gary Hoffman eseguirà Concerto per violoncello e orchestra affiancato alle eleganti Variazioni Rococò di Tchaikovsky. Diretta da Daniel Huppert, l’Orchestra di Padova e del Veneto eseguirà anche le Melodien di Ligeti (1971) e la Sinfonia n. 38 “Praga” di Mozart.

Dopo la fortunata esperienza con Salvatore Sciarrino, compositore in residence per la stagione 2015/2016, per il 2016/2017 il testimone passa alla personalità di Ivan Fedele. Il suo Lexikon III, commissionato dall’OPV e in prima assoluta (pannelli III e IV: esattezza e visibilità), aprirà il concerto del 16 marzo, seguito dalConcerto per violino e orchestra n. 1 di Prokofiev e dalla Sinfonia n. 4 di Schumann riorchestrata da Gustav Mahler. A guidare l’orchestra sarà Marco Angius con un altro figlio d’arte: il violinista Michael Barenboim.

A conclusione dei concerti dedicati a Robert Schumann, il 6 aprile l’OPV eseguirà la Sinfonia n. 3 “Renana” preceduta da Les nuits d’été per voce e orchestra di Berlioz, (mezzosoprano Laura Polverelli) e dall’Oberon Ouverture di Carl Maria von Weber. A dirigere sarà Elim Chan, vincitrice del Donatella Flick LSO Conducting Competition 2014 e Assistant Conductor della prestigiosa London Symphony Orchestra.

Per l’usuale progetto di reciproca ospitalità tra l’OPV e l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano, quest’anno toccherà al compositore e direttore Carlo Boccadoro esibirsi in un concerto dedicato interamente al ‘900 e alla musica contemporanea, con le Otto piccole minuature e le Danze concertanti di Stravinskij, il Concerto per due pianoforti e orchestra di Carlo Galante (nuova creazione) e il Greater Antiphons di Arvo Pärt.

A concludere l’intera stagione, sarà ancora Marco Angius, con le prime parti dell’orchestra (Paolo Brunello, Luca Lucchetta, Aligi Voltan e Danilo Marchello), per la Sinfonia concertante per oboe, clarinetto, fagotto, corno e orchestra di Mozart; in programma la cantata per soprano e orchestra Didone di Benedetto Marcello nell’elaborazione di Ottorino Respighi interpretata da Arianna Vendittelli. In conclusione il Terzo concerto per orchestra “Récréation concertante” di Goffredo Petrassi.