I Solisti Veneti e Jan Lisiecki
3 Giugno 2014Programma
Gluck (nel 300.mo anniversario della nascita) “Orfeo ed Euridice” – Ouverture
R. Strauss (nel 150.mo anniversario della nascita) “Metamorfosi” studio per 23 archi solisti (in memoriam)
Chopin Andante spianato e Grande Polacca brillante op. 22 per pianoforte
Mozart Concerto in mi bemolle maggiore K 271 per pianoforte e orchestra
Nato nel 1995 a Calgary da famiglia di origini polacche Lisiecki ha studiato pianoforte al Mount Royal University Conservatory; all’età di soli nove anni è apparso per la prima volta come solista esibendosi in un concerto per pianoforte e orchestra e riscuotendo tale successo che da allora ad oggi le sue esibizioni con importanti orchestre mondiali ammontano a più di un centinaio. Appassionato di musica da camera (ha suonato con il New Zealand Trio, con il Quatuor Ebène e con il celebre Penderecki String Quartet), Lisiecki è un autentico prodigio musicale che bruciando letteralmente le tappe (il consiglio universitario a fronte del suo prodigioso talento gli ha permesso si saltare ben quattro classi di studio!) ha raggiunto il proprio diploma finale alla Western Canada Hight School a soli sedici anni, nel 2011, iniziando nel settembre dello stesso anno un corso di perfezionamento alla celebre Glenn Gould School of Music di Toronto. Pochi mesi prima Jan Lisiecki aveva sottoscritto un contratto esclusivo di registrazione con la Deutsche Grammophon. Si è insomma davanti a uno di quegli astri luminosissimi che solo raramente appaiono nel firmamento musicale, e che per la prima volta collaborerà con i celebri “Solisti” di Claudio Scimone offrendo al pubblico uno dei numerosi, sempre straordinari eventi artistici ai quali il Maestro Scimone in tanti anni ha abituato il suo pubblico. Ma il segreto della serata del 7 giugno è forse un altro, celato in quella costante primavera di freschezza artistica che da sempre caratterizza “I Solisti Veneti”. Carichi di un’esperienza più che cinquantennale – proprio quest’anno essi celebrano gioiosamente i cinquantacinque anni di attività – sin dalla fondazione essi hanno collaborato con entusiasmo con giovani artisti che sarebbero divenuti grandi star della musica mondiale, con quello spontaneo, irrefrenabile, contagioso, vien da dire, entusiasmo che sempre seduce e immancabilmente affascina. E questo avverrà ancora una volta, miracoloso dialogo fra generazioni che si libra sulle ali dell’arte, senza tempo, senza età, talora rinnovando talora innescando quella scintilla di comprensione immateriale, quella comunicazione profonda che proietta loro e chi con loro collabora verso le alte mete dell’arte, verso la musica con la “m” maiuscola, senza confini. A sostenere il rinnovarsi di quest’incantesimo un programma musicale come sempre ricco e suggestivo che celebrerà il trecentesimo della nascita di Christoph Willibad Gluck (in programma l’Ouverture di Orfeo ed Euridice) e il centocinquantesimo della nascita di Richard Strauss (con quella pagina unica composta nel 1946 e intitolata Metamorfosi per 23 archi solisti) e poi ancora con l’esaltante, romantico virtuosismo solistico di Fryderyk Chopin, ideale compatriota di Lisiecki (verrà eseguito l’Andante spianato e Grande Polacca brillante op. 22 per pianoforte), per concludere nel nome di Wolfgang Amadeus Mozart con uno dei suoi più celebri e belli – se non il più celebre e bello – concerti per pianoforte e orchestra: il Concerto in mi bemolle maggiore K 271.
Il Veneto Festival spettacolare evoluzione artistica del Festival Tartiniano, giunge quest’anno alla sua quarantaquattresima edizione, confermando la propria vocazione all’esaltazione e alla diffusione del ricchissimo patrimonio musicale di tutti i tempi. Per tutta l’estate infatti il Festival presenterà al pubblico un vasto e multiforme calendario di concerti, itinerando nei luoghi artisticamente più interessanti del Veneto e delle regioni limitrofe. Le numerose manifestazioni del Festival, caratterizzate dall’esecuzione di opere celebri e amate ma anche di pagine musicali bellissime e talvolta meno note, si arricchiranno della presenza di artisti di fama internazionale, come appunto Salvatore Accardo, appositamente invitati ad interpretarle per conferire ampiezza e splendore ad una serie di appuntamenti già di per sé eccezionale e a consolidare la fama di un Festival che, per valore culturale e artistico, sin dalla sua fondazione ha oltrepassato le soglie del Veneto e dell’Italia per conquistarsi la più meritata considerazione fra i più prestigiosi e qualificati Festival Internazionali d’Europa.