Goran Bregovic, sonorità balcaniche a Villa Pisani

1 Luglio 2016 By Sofia De Lucia

In Italia con il suo tour “If you don’t go crazy, you are not normal”, Goran Bregovic sarà al Parco di Villa Pisani a Stra (Ve), ospite del ricco cartellone di Venezia Jazz Festival che, fra gli altri, vede in scena anche i pianisti Ezio Bosso (6 luglio) e Ludovico Einaudi (8 luglio).

Il repertorio spazierà dai suoi grandi successi agli ultimi album (Alkohol e Champagne for Gypsies), con qualche anticipazione di brani del nuovo album in uscita il prossimo anno, accompagnato dalla sua storica formazione, la Wedding & Funeral Band, di fiati, percussioni e voci bulgare. Con le radici nei Balcani, di cui è originario, e la mente nel XXI secolo, le composizioni di Goran Bregovic mescolano le sonorità di una fanfara tzigana, le polifonie tradizionali bulgare, una chitarra elettrica e percussioni tradizionali con delle accentuazioni rock, dando vita ad una musica dai ritmi travolgenti e dalle sonorità fragorose, per due ore di pura energia.

Nato a Sarajevo da madre serba e padre croato, Goran Bregovic crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni: “il rock aveva all’epoca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era l’unica possibilità per poter esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”. Per far piacere ai suoi genitori, Goran si impegna a proseguire i suoi studi di filosofia e sociologia che lo avrebbero portato ad insegnare, se l’enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti. Seguono quindici anni con il suo gruppo White Button e tredici album venduti in 6 milioni di copie. Tour interminabili in cui Goran diventerà l’idolo della gioventù jugoslava. Alla fine degli anni 80, Bregovic si libera del suo ruolo sfibrante di “star” e si isola in un “ritiro dorato” in una piccola casa sulla costa adriatica, un vecchio sogno d’infanzia. Qui compone le musiche del terzo film di Emir Kusturica “Il Tempo dei Gitani”.