Pavement – Crooked Rain Crooked Rain
5 Aprile 2012Ritorna l’appuntamento con la migliore musica indipendente degli ultimi vent’anni. Gold Soundz, l’audioforum di ascolti indipendenti organizzato da Associazione Sul Divano, riparte con altri otto appuntamenti settimanali, dedicati all’ascolto degli album che hanno fatto la storia recente del rock indipendente.
Pavement sono una band indie rock americana, formatasi a Stockton (California) nel 1989.
Sono stati tra i più noti ed influenti gruppi dell’area Lo-fi, di cui fanno parte anche band come i Sebadoh e i Guided by Voices. Il movimento Lo-fi esplode negli Stati Uniti nei primissimi anni novanta e i Pavement, che sono alla sua testa, propugnano un approccio volutamente amatoriale alla musica rock. Nelle loro canzoni, i suoni sono grezzi e, appunto, a ’bassa fedeltà’, le liriche spesso surreali, le melodie abbastanza orecchiabili; ma è in particolare l’approccio a renderli diversi da altri gruppi pop e mainstream. In esso confluiscono l’esempio di decenni di garage rock, ma anche la lezione dei Pixies, degli Half Japanese, di Lou Reed e le distorsioni dei Dinosaur Jr. Quello da cui i Pavement rifuggono sempre sono le pose da rockstar, da rotocalco e da jet set. La loro pertanto è una storia poco appariscente e scevra dei fatti di cronaca a cui hanno abituato rock band quasi coeve come i Guns N’ Roses o i Red Hot Chili Peppers. Si formano nel 1989 dall’incontro tra Stephen Malkmus e Scott ’Spiral Stairs’ Kannberg (che a quel tempo tirano a campare, in una cittadina di provincia della California, incidendo la loro musica con semplici registratori a 4 tracce) prima con il batterista Gary Young e, successivamente, con il bassista Mark Ibold e Bob Nastanovich; quest’ultimo, oltre a percussioni e tastiere, è un polistrumentista.
Crooked Rain Crooked Rain è stato inserito al 210º posto della lista dei 500 migliori album dalla rivista Rolling Stone.
Un’altra novità è la possibilità di ascoltare gli incontri anche per chi non potrà essere presente, grazie allo streaming web offerto da RadioBue, la webradio universitaria di Padova. Collegandosi al sito www.radiobue.it sarà possibile ascoltare la diretta, oppure scaricare i podcast degli appuntamenti passati, per riascoltarli quando si preferisce. Per gli appassionati dei social media rimarrà invece attiva la diretta via twitter, già sperimentata durante il precedente ciclo con l’hashtag #goldsoundz..