



Sogno di un segno. Mario Viézzoli
Pubblicato il 30 Maggio 2017Il 31 maggio alle ore 18 sarà inaugurata in Galleria Samonà la mostra personale dell’artista e designer Mario Viézzoli che propone una selezione di circa 40 opere su tela, acciaio, vetro e forex, con un nuovo concetto di “arte programmata” basato esclusivamente sull’impiego di un unico segno: il “V modulus”. La mostra, organizzata dal Settore Cultura, Turismo Musei e Biblioteche del Comune di Padova, rimarrà aperta al pubblico fino al 2 luglio 2017.
Il segno unico di Mario Viezzoli nasce nel 1968 da uno studio di una piastrella: nell’ottica del grande fermento creativo di quegli anni l’approccio fu di ricercare e sintetizzare nella maniera più efficace possibile funzionalità ed estetica, al fine di dar vita a un modello che potesse permettere infinite soluzioni compositive. È quindi l’espressione di un nuovo codice visivo, una sorta di linguaggio universale, concretizzato in molteplici proposte che interpretano di volta in volta lo spirito, le connotazioni e le contraddizioni dei nostri giorni.
Le opere si possono suddividere in sette tipologie di linguaggio: Ripetitività, Ridimensionamento e Progressione, Tridimensionalità, Deformazione, Intrusioni, Fotografia e Parole: queste sono le chiavi strumentali con cui il “Segno Unico” si esprime e si espande nello spazio, inglobando situazioni ed ipotesi continuamente differenti, offrendo connotazioni trasversali alternative rispetto alle consolidate classificazioni dell’arte.
L’artista riesce di volta in volta a fare un personale percorso di ricerca di differenti suggestioni visive giungendo ad un esito personale ed inedito.
Le opere sono strutturate da un preciso metodo compositivo di tipo matematico-musicale che, attraverso l’impiego di “quattro note”, dà luogo a “composizioni” in grado di trasportare il fruitore verso una dimensione di sogno, generatore di molteplici emozioni.
Mario Vièzzoli è nato a Trieste dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte E. e U. Nordio. Nel 1970 si trasferisce a Padova e inizia la sua attività come industrial designer con particolare interesse rivolto al settore della casa e dell’ufficio. A questa attività affianca anche significative esperienze nel settore del design d’interni con particolare attenzione alla media e grande distribuzione, al retail e al contract. La passione e l’esperienza per l’immagine fotografica e per le comunicazioni visive lo porta ad interessarsi anche di fotografia industriale e immagine coordinata, fondando nel 1981 la Vision s.r.l., Studio dell’Immagine, di cui ne costituisce l’ispiratore e l’art director. Dal 1970 al 1981 ha fatto parte dell’Ufficio Studi e Progetti della Longato Arredamenti di Padova, diventandone il coordinatore responsabile dal 1977. Dal 1981, con lo Studio Mario Vièzzoli è consulente di numerose aziende. Selezionato per il “Compasso d’Oro ADI” nel 1979 (poltroncina “Dimensiona”).

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