
Il Peso dell’Assenza
10 Giugno 2021La sensibilità di un’artista va oltre il tangibile, il visibile, il sentimento e l’emozione… si stempera in uno spazio-altro che si esprime nel colore, nella forma, nel gesto, nel segno che intarsia la tela.
Un’immersione in un altrove senza confini in cui anche il vuoto prende senso, il punto diventa un silenzio di Kandinskiana memoria, la forma un’eco in un infinito gioco di sinestesie in cui il linguaggio iconico si esprime secondo nuovi canoni di lettura connotativa.
E dunque, in questo contesto, anche “il peso dell’assenza…” assume significato e visibilità, prende vita, si misura e si confronta; l’energia si espande nella grande dimensione dello spazio telato, e il sapore del dolore si diffonde e si mischia con quello del colore dell’emozione e del sentimento allo stato puro.
Entrambe le artiste han dovuto “misurarsi” con questa “assenza” darle corpo, riempirla di significato, darle una dimensione… un “peso” e l’hanno fatto con i loro strumenti, le loro competenze, la loro sensibilità, facendo emergere das EwigWeibliche (Espressione del Faust di Goethe per indicare la femminilità nella sua essenza immutabile), il loro femminino creativo con tutta la forza salvifica che esso ha!
L’Arte non mente! Ogni emozione, sofferenza, gioia, tristezza… che emergono con un’intensità impetuosa e potenzialmente distruttiva, richiedono una traslitterazione di sistema sia di scrittura che di lettura, che solo il gesto creativo e l’espressione artistica possono dare e mitigare.