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Dal 29 Marzo al 30 Aprile   

Giovanni Vitali – Yulia Vladkovska: la mostra


Immagini che si soprappongono nella nostra mente, nei nostri pensieri, davanti ai nostri occhi. Scritte, insegne, graffiti, video, adesivi, ma anche personaggi pubblici, luoghi, stili di vita e di essere. In un’unica parola, icone. Inaugurazione, g


La creatività del giovane artista milanese acquista forza ispirandosi ai politici dominanti la scena europea contemporanea. I loro volti mescolati a personaggi dei fumetti, come in una sorta di “Blob” ( non a caso Vitali suggerisce di pensare a Enrico Ghezzi, ma anche a Rino Gaetano, per collocare, all’interno di qualche labile confine, il suo lavoro).
E così, il cognome, e la teutonica determinazione, di Angela Merkel si prestano, eccome, ad una immediata associazione d’idee con l’altrettanto famosa affettatrice Berkel.
Un Frankfurter würstl tagliato a fette, il sorriso beffardo della cancelliera tedesca, lo spread che sale e già lo sguardo viene catturato da Nicolas Sarkozy, raffigurato a fianco della Première Dame e di Arsenio Lupin. La scritta “Essence” gioca sulla sonorità della parola, che nella lingua originale francese significa benzina, ma che italianizzata ricorda subito il profumo, l’essenza.
E poi Capitan America che si oppone ad una gigantesca onda, Super Mario Bros circondato dagli angeli, la mela Apple, una Madonna il cui volto è sostituito con una moneta. 18 tele con le quali Vitali ironizzare sui falsi miti, pensate appositamente per gli spazi della galleria, che nella loro complessità rappresentano un’opera unica, intitolata “Neurokrisi”, che è un po’ l’icona socio-finanziaria di questi ultimi due anni.
Le stesse icone che caratterizzano la vita di Yuliya Vladkovska, artista ucraiana poco più che trentenne, una laurea in matematica e tante esperienze di viaggio a contaminare le sue opere. Inevitabile sia così, dopo aver lavorato a Monaco di Baviera, nell’innovativo Centro ricerca e sviluppo di BMW, e successivamente in una delle più dinamiche factory informatiche della Silicon Valley. Germania , Stai Uniti, Argentina, ed ora Italia.
E proprio di luoghi, persone, gesti e colori che parlano le opere di Yuliya. Saint Tropez, Chamonix, Venice beach, Los Angeles, New York non sono semplici puntini da trovare sul mappamondo, bensì mete reali di persone attive, veloci, contemporanee. Che passano da una città all’altra viaggiando rapidamente su aerei, con i loro peccati e sogni, vizi e virtù, apparenza e mistero.
Paolo Brinis

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