
Budapest e i suoi ponti
2 Maggio 2016Se i ponti della capitale ungherese rappresentano non solo una essenziale infrastruttura architettonica, ma anche un punto d’osservazione privilegiato sulle ‘due città’, Buda e Óbuda – che rappresentano oggi la fusione di epoche storiche più lontane e magiche e modernità, grazie a nuovi elementi architettonici – e Pest, in cui la vita scorre più frenetica, dinamica, è altrettanto vero che le immagini possono raccontare la storia di una nazione.
Da questo binomio nasce la mostra “Budapest e i suoi ponti. Due secoli di storia in immagini” che verrà inaugurata mercoledì 4 maggio, alle 17.00, a Palazzo Maldura in piazzetta Gianfranco Folena 1 a Padova nel complesso aule Calfura del Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari dell’Università di Padova. L’esposizione fotografica è stata realizzata dalla Fondazione Európai Utas (Viaggiatore europeo) di Budapest in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa Centro-Orientale (Cisueco), con il patrocinio dell’Università di Padova e con il sostegno del Comune di Budapest, dell’Istituto di Storia e dell’Istituto Balassi della capitale ungherese, dell’Accademia d’Ungheria in Roma, dell’Ambasciata d’Ungheria in Italia e del Ministero della cultura ungherese.
Le immagini raccontano due secoli della storia della capitale magiara e dell’Ungheria: dalla lotta di liberazione antiasburgica con il ‘Risorgimento ungherese’ del 1848-49 ai nostri giorni, passando attraverso momenti tragici come lo scontro tra i tedeschi asserragliati nella Fortezza di Buda e l’armata rossa sovietica che l’assediava da Pest, sulla riva opposta del Danubio che all’inizio del 1945, nella fase finale della II guerra mondiale, portò alla distruzione di tutti i ponti sul Danubio e che oggi, ricostruiti, sono tornati ad unire le varie parti e ‘anime’ della città: Buda, Óbuda (l’antica Aquincum romana) e Pest.
I ponti sono al centro di altri importanti eventi storici, come la rivoluzione patriottica e democratica del 1956, repressa nel sangue dalle truppe sovietiche; la rinascita della democrazia (1989); l’ingresso dell’Ungheria nell’Unione Europea.
All’inaugurazione della mostra interverranno Péter Paczolay, Ambasciatore d’Ungheria in Italia, Anna Bettoni, Direttore del DiSLL, Cinzia Franchi, docente di Lingua e Letteratura Ungherese, Roberto Ruspanti, docente di Lingua e Letteratura ungherese a Udine e direttore del Centro interuniversitario di studi ungheresi e sull’Europa centro-orientale, e Béla Szomráky, vicepresidente della Fondazione Európai Utas di Budapest.
La mostra sarà aperta fino al 19 maggio con ingresso libero negli orari di apertura del Dipartimento.