Il sogno di Rosaspina

22 Settembre 2014

Continua, anche grazie al sostegno del Comune, Assessorato alla Cultura, lo storico Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi, il più antico d’Italia, giunto quest’anno alla XXXIII edizione che prenderà il via sabato 27 settembre, per concludersi domenica 30 novembre 2014.
L’attesa delle oltre 4.000 famiglie, che, con i bambini, compongono ogni anno gli oltre 12.000 spettatori del Festival, sarà premiata con spettacoli sempre nuovi, sempre curiosi, sempre stimolanti, fatto che da sempre contraddistingue il Festival patavino.
Un Festival che si contraddistingue anche per l’alta qualità degli spettacoli, visionati da commissari competenti e che, alla fine, con la direzione artistica del grande Paolo Poli, vengono scelti e invitati a Padova. Una scelta, quindi, non basata su logiche commerciali, ma esclusivamente su quelle delle qualità e professionalità.
La rassegna, che i bambini di Padova attendono di anno in anno, divenuta consolidata tradizione, trova il più ampio consenso e un’approvazione incondizionata da parte delle migliaia di famiglie che costituiscono il pubblico.
Da sempre la risposta del pubblico, gli attestati di stima e di incoraggiamento a non fermarsi, danno la forza di continuare per mantenere vivo il Festival, che si distingue in tutta Italia per la qualità artistica, sempre di altissimo livello.
Il Festival promuove diversi Premi: Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati, spettacolo vincitore del Festival; premio Rosa d’Oro, in ricordo di Rosetta Calendoli, spettacolo più votato dai ragazzi; Premio Tesserine d’Oro, riservato ai piccoli spettatori. Premio Copioni Teatrali Maria Rosa Calendoli per il Teatro Domani.
Nel foyer del teatro saranno esposti, per tutta la durata della manifestazione, i disegni e i testi che hanno permesso a dieci bambini, tra tutti quelli che hanno partecipato nel corso della precedente edizione, di vincere la Tesserina d’Oro. All’ingresso in sala, tutti i bambini-spettatori riceveranno una scheda, sulla quale a fine spettacolo potranno esprimere la propria personale valutazione in merito allo stesso. Lo spettacolo più votato dai bambini riceverà il premio Rosa d’oro. Circa dodicimila sono gli spettatori che seguono da anni, con grande passione, l’attesa manifestazione che considerano un appuntamento imperdibile dell’autunno padovano. Micaela Grasso, psicologa e Presidente dell’Istituto organizzatore, anticipa che ci saranno anche delle belle novità riguardanti le mascotte già tanto amate dal pubblico.
Gli spettacoli che compongono questa XXXIII edizione sono coinvolgenti, diversi gli uni dagli altri nel genere, nella forma, nel linguaggio, accomunati, però, dalla stessa peculiarità: di essere sempre tra i migliori proposti in Italia. C’è anche lo spettacolo vincitore per la scelta del pubblico del Fringe Festival di Roma 2014.

Il sogno di Rosaspina
Da Rosaspina dei Fratelli Grimm e da La Bella Addormentata di Perrault
con Ilaria Delli Paoli, Roberto Solofria, Domenico Santo
drammaturgia Luigi Imperato
regia Rosario Lerro e Luigi Imperato
costumi Monica Costigliola e Barbara Caggiari
scene Antonio Buonocore
musiche Paky Di Maio
foto di scena e luci Marco Ghidelli
una produzione Mutamenti / Teatro Civico 14
Rosaspina è figlia del re e ama girare per il suo regno, incontrare personaggi e volti sempre diversi. Rosaspina è una ragazza curiosa. Ama scoprire il mondo con gli occhi e con il tatto. Ama toccare oggetti nuovi. Ma Rosaspina non sa cosa siano gli aghi, e mai avrebbe dovuto saperlo. Una maledizione l’aveva colpita appena nata: la principessa crescerà in grazia e bellezza, amata da tutti, ma prima che il sole tramonti sul suo sedicesimo compleanno ella si pungerà il dito con il fuso di un arcolaio e morirà.
La messa al bando di tutte le punte nel regno non basta, il maleficio si compie, ma la giovane principessa non muore, cade invece addormentata grazie all’intervento di una fata buona. Qui comincia il sonno e un sogno lungo 100 anni. Rosaspina ha perso i sensi ma non la sua curiosità; continua a vagare in un regno, onirico stavolta, incontrando ancora volti e personaggi nuovi, semplicemente inventati dalla sua instancabile fantasia. E poi arriva il principe, la storia continua, scocca l’amore. ma quel sogno, quel lungo sogno, non la abbandonerà mai più, diventerà racconto, filastrocca, favola per i suoi figli e per tutti i bambini.