Tavole imbandite, suppellettili e rappresentazioni del cibo
26 Gennaio 2016“Un’occasione – afferma l’assessore alla Cultura Matteo Cavatton – per conoscere lo sviluppo storico del genere iconografico natura morta e scoprire alcuni tesori dei nostri Musei”.
Elisabetta Gastaldi spiegherà come a partire dal Seicento con il genere della natura morta i cibi diventano protagonisti della pittura. Frutta, verdura, pesci, crostacei, selvaggina, salumi, formaggi, pani e dolciumi vengono rappresentati con precisione descrittiva e naturalistica, senza trascurare di evidenziare le loro imperfezioni per alludere alla bellezza corrosa dal tempo e alla precarietà della vita (Vanitas). Si tratta di alimenti che gli artisti stessi mangiavano o vedevano consumare sulle ricche tavole dei committenti. Non mancano poi le rappresentazioni dei pasti dei “pitocchi” (villani) che rientrano nella scena di genere. L’analisi di alcuni dipinti conservati presso i Musei Civici di Padova, Museo d’Arte potrà fornire preziose informazioni sui gusti, sui cibi e sulle tradizioni culinarie dei secoli passati. L’iniziativa è realizzata nell’ambito della mostra FOOD | la scienza dai semi al piatto, aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2016 al Centro culturale Altinate San Gaetano, prodotta dal Comune di Padova in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e il sostegno di AcegasApsAmga, Padova Promex, Alì Aliper, ideata da Codice. Idee per la cultura e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE.