Imparare a costruire per imparare a restaurare
16 Maggio 2016Spesso gli interventi di rilievo e restauro sono di tipo “emergenziale”, cioè sono fatti in condizioni in cui si è obbligati a eseguire analisi diagnostiche tempestive e predisporre i più opportuni interventi. Il problema è che a fronte dell’emergenza è necessario non far venir meno gli irrinunciabili requisiti di affidabilità, nella consapevolezza che agli eventuali errori non sarà più possibile porre rimedio.
Luigi Marino dell’Università di Firenze, su questi temi, è stato uno dei pionieri in Italia e nel mondo tanto da mettere a punto alcuni metodi e strumentazioni originali. Nella sua carriera accademica e di restauratore, Marino è stato direttore del Corso di Perfezionamento in Restauro Archeologico, conservazione e manutenzione di manufatti architettonici allo stato di rudere. Già direttore della missione archeologica e di restauro del qala’at al Mishnaqa (fortezza di Erode il Grande) a Macheronte in Giordania, è stato anche membro del Comitato Tecnico Scientifico che ha redatto la normativa per la ricostruzione post-sisma nel Molise. Da sempre si interessa della conservazione e della manutenzione di edifici architettonici ridotti allo stato di rudere, con particolare attenzione sulle tecniche costruttive antiche, sui materiali edili tradizionali e sui rischi di patologie che l’adozione non controllata di nuovi materiali può causare agli antichi edifici.